La Calabria procede verso l’eliminazione del glifosato su tutto il suo territorio, escludendo le aziende agricole che utilizzano il diserbante a rischio cancro dai finanziamenti del Psr (piano di sviluppo rurale). E’ la prima regione italiana a eliminare dai disciplinari dell’agricoltura integrata il glifosato, un fitofarmaco il cui utilizzo è stato prorogato fino alla fine del 2017 dalla Commissione europea, dopo che l’opinione pubblica ne aveva richiesto la completa eliminazione. ”La Calabria ha fatto un importantissimo passo in avanti nella battaglia contro il glifosato, prendendo per prima la decisione che avevamo chiesto a tutte le Regioni italiane”, afferma la portavoce della campagna #stopglifosato, Maria Grazia Mammuccini. ”Le Regioni hanno il potere di accelerare i tempi della decisione europea, utilizzando gli strumenti a loro disposizione – continua Mammuccini – L’Organizzazione mondiale della sanità, attraverso l’Istituto di ricerca sul cancro di Lione, ha messo in guardia già un anno fa i cittadini e gli agricoltori sulla probabile cancerogenicità del diserbante più usato al mondo“. La coalizione della associazioni che chiedono lo stop al glifosato, si rivolge a tutte le regioni italiane chiedendo loro di seguire l’esempio della Calabria e di “prendere una decisione che tutela la salute dei consumatori e anche la produzione di cibo di qualità, la strada che l’Italia ha scelto di perseguire ormai da anni”. La campagna #StopGlifosato ha preso avvio nel 2015, dopo che la Iarc ha classificato il diserbante tra i probabili cancerogeni per l’uomo. Oggi la Coalizione riunisce 45 sigle di associazioni agricole, ambientali e di tutela della salute. L’iniziativa della Regione Calabria è stata richiesta da una serie di realtà associative che fanno parte della Coalizione ed è stata accolta nella deliberazione 461/2016 di aggiornamento dei Disciplinari di produzione integrata delle infestanti e pratiche agronomiche.
Ambiente: la Calabria la prima regione a “Glifosato zero”
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