Il 14 novembre abbiamo avuto la possibilità di osservare una Superluna speciale, mai così luminosa dal gennaio del 1948, e prima di vederla di nuovo così grande, e a una simile distanza, dovremo aspettare almeno fino al 25 novembre 2034. Il cielo del 2016, però, non ha ancora finito di dar spettacolo per quest’anno.
Sta per arrivare la terza e ultima Superluna dell’anno: nella notte fra il 13 e il 14 dicembre il nostro satellite sarà in fase di plenilunio e in concomitanza al perigeo, cioè alla minima distanza dalla Terra lungo la sua orbita ellittica (il 13, 358.462 km di distanza), ed apparirà più grande e luminoso della norma.
Se la Luna percorresse un’orbita perfettamente circolare attorno alla Terra, la sua distanza dal nostro pianeta sarebbe costante, come anche il diametro apparente della Luna. Dato che però la Luna percorre un’orbita ellittica, ne consegue che non si troverà sempre alla stessa distanza dalla Terra, ma ad una distanza variabile tra un valore minimo (perigeo) a circa 356.410 km, ed un valore massimo (apogeo) a circa 406.740 km. All’apogeo la Luna apparirà leggermente più piccola rispetto a quando si trova al perigeo. La differenza tra i punti di massimo e minimo è di circa 50.000 chilometri, abbastanza per farla apparire del 14% più grande e del 30% più luminosa al perigeo. Si tratta di un normale fenomeno dovuto al fatto che la Luna si trova alla minima distanza dalla Terra, un fenomeno ciclico e non raro ma comunque suggestivo.
Per chi vorrà fotografarla, i momenti migliori sono il tramonto e l’alba, soprattutto per l’effetto scenografico che offre il paesaggio. Il miglior momento per l’osservazione in generale è quando la Luna si trova bassa sull’orizzonte, grazie a un’illusione ottica: come spiegato anche dalla NASA, per ragioni non pienamente comprese da astronomi o psicologi, sembra incredibilmente grande quando splende attraverso alberi e costruzioni.