Il settore spaziale si trova in una fase di rapido cambiamento e per questo l’Agenzia spaziale italiana (Asi) ha approntato una pianificazione con “progetti di grande respiro a servizio del paese”. Lo ha evidenziato Roberto Battiston, presidente dell’Agenzia spaziale italiana, durante la conferenza sulla strategia italiana per lo sviluppo del settore spaziale presso la Sala Capranichetta dell’Albergo Nazionale a Roma.
Battiston ha sottolineato nel suo intervento gli sforzi a livello nazionale che si stanno facendo per rendere l’Italia “competitiva nel settore dei piccoli satelliti”. La forza dell’Asi – ha detto il presidente – è quella di poter fare sia attività nazionale che internazionali, anche in collaborazione con l’Agenzia spaziale europea (Esa). “Risultati importanti sono la conferma di Exomars 2020 con un “peso economico e politico dell’Italia che guida il progetto”, ha affermato Battiston secondo cui “abbiamo raddoppiato la partecipazione” nelle telecomunicazioni satellitarie dove “stiamo cerando di riattivare tutte le competenze” che possano beneficiare sia a progetti nazionali ma anche per la banda larga; inoltre l’investimento in Artes da 50 a 100 milioni è molto importante. Battiston ha parlato di investimenti per 880 milioni nei prossimi quattro, cinque anni, valore che piazza l’Italia al terzo posto solo dopo Regno Unito e Germania.