Capodanno: 10 regole per proteggere gli animali dai botti

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Anche quest’anno fioccano le ordinanza comunali per vietare, in misure diverse, l’utilizzo di petardi in concomitanza con i festeggiamenti per il Capodanno. “Le ordinanze non vanno a minare il divertimento, ma quei ‘festeggiamenti’ che interferiscono pesantemente sulla libertà e vita altrui”, spiega Massimo Comparotto, presidente Oipa Italia Onlus, a giudizio del quale “i divieti restano però solo un buon proposito se non vengono accompagnati da controlli reali, sia tramite monitoraggio delle strade sia rispondendo alle segnalazioni dei cittadini in difficoltà. “Il nostro appello è rivolto soprattutto alle forze dell’ordine affinché considerino una priorità i controlli finalizzati a far rispettare le ordinanze, non minimizzando le conseguenze, dirette e indirette, di una condotta irresponsabile da parte di chi maneggia i petardi. L’inizio del nuovo anno deve essere una gioia per tutti, non motivo di terrore e angoscia”, sottolinea Comparotto. Intanto, l’Organizzazione Internazionale Protezione Animali diffonde un decalogo per proteggere gli animali domestici. Applicando alcune semplici regole, si può ridurre il rischio di attacchi di panico, gli stati di terrore e il rischio di fuga.

Ecco le 10 regole d’oro:

1- Teniamo gli animali il più lontano possibile dai festeggiamenti e dai luoghi in cui i petardi vengono esplosi.
2 – Non lasciamoli soli. Gli animali fobici potrebbero avere reazioni incontrollate e ferirsi, quindi è necessario stare loro vicino, senza esagerare con coccole e carezze. E’ necessario mostrarsi tranquilli e felici, cercando di distrarli, se possibile, con giochi e bocconcini, mostrando che non c’è nulla di cui preoccuparsi.
3 – Non lasciamoli in giardino. Tenere in casa o in un luogo protetto e rassicurante anche gli animali che abitualmente vivono fuori in modo da scongiurare il pericolo di fuga.
4 – Teniamo alto il volume di radio o televisione in modo che venga attutito il rumore dei botti proveniente dall’esterno, chiudendo le finestre e abbassando persiane.
5 – Lasciamo che si rifugi dove preferisce, anche se si tratta di un luogo che normalmente gli è ‘vietato’.
6 – Durante le passeggiate teniamoli al guinzaglio, evitando anche di liberarli nelle aree per gli animali per evitare fughe dettate dalla paura. E’ fondamentale non portarli fuori a mezzanotte o nelle ore immediatamente precedenti perché spesso gli scoppi iniziano con anticipo.
7 – Nei mesi precedenti facciamo visitare l’animale da un veterinario comportamentalista che prescriverà la terapia da seguire, sia comportamentale che, nel caso si necessario, farmacologica.
8 – Evitiamo soluzioni fai-da-te somministrando tranquillanti, alcuni sono addirittura controindicati e fanno aumentare lo stato fobico.
9 – Rivolgiamoci ad un veterinario comportamentalista per un processo graduale di desensibilizzazione, esponendo l’animale allo stimolo ad un’intensità progressivamente aumentata quando si trova in uno stato di rilassamento emozionale.
10 – Sensibilizziamo l’opinione pubblica, e soprattutto i bambini, su quanto questi inutili rumori possano essere dannosi per i quattro zampe.

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