Cresce l’elenco dei comuni italiani che, aderendo alla proposta lanciata per il tredicesimo anno di fila dall’Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente- Aidaa, hanno deciso di vietare totalmente o parzialmente i botti di capodanno. Tutto ciò a tutela del benessere dei cittadini, specialmente anziani e cardiopatici, degli animali e anche per limitare laddove possibile gli incidenti che ogni anno provocano decine di feriti e in alcuni casi anche morti. Sono circa mille i comuni italiani che hanno già emesso ordinanze anti botti e molti altri le stanno per formalizzare, fa sapere Aidaa. Lo scorso anno ci furono 44 animali feriti e 600 cani fuggiti per i botti di capodanno di cui 56 non rientrati. “Quella contro i botti di capodanno è una delle nostre battaglie storiche oramai diventate patrimonio culturale comune per tutti gli italiani di buona volontà – dichiara in una nota Lorenzo Croce, presidente nazionale di Aidaa – Quest’anno crediamo che saranno oltre 2mila alla fine i comuni che vieteranno in maniera totale o parziale i botti di capodanno con capofila molte città capoluogo, come Torino e Campobasso solo per citarne due”.
Capodanno, AIDAA: oltre mille comuni contro i botti dell’ultimo dell’anno
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