Stop ai botti a Oristano e Sassari, nessuno stop invece a Cagliari, dove, così come lo scorso anno, il sindaco Massimo Zedda non firma alcuna ordinanza di divieto per l’uso di fuochi d’artificio, pur invitando ”i cagliaritani, e anche i non cagliaritani che saranno in piazza a festeggiare per Capodanno, a non usarli”. “Esistono regole che vietano l’uso di fuochi d’artificio e botti – dice Zedda – è inutile ribadire con un’ordinanza vietare una cosa che lo è già di per se per legge e regolamentata dal Testo unico delle leggi di pubblica sicurezza e soprattutto dal Regolamento comunale di polizia urbana. Il Regolamento infatti non è valido solo per il Capodanno, ma per tutto l’anno. Festeggiamo quindi senza far troppo rumore, evitando feriti inutili, e nel rispetto degli animali, i nostri amici a quattro zampe che soffrono per questo tipo di rumori, ma soprattutto nel rispetto delle regole elementari del quieto vivere ”, spiega il sindaco. Firmata invece l’ordinanza per la deroga per la musica ”in modo tale che si possa festeggiare” e sarà predisposto, in relazione alla straordinarietà dell’evento, un rafforzamento del dispositivo di sicurezza antiterrorismo, predisposto insieme alla Prefettura ed alla Questura ”in relazione ai fatti tragici di Berlino, senza creare psicosi o allarmismi”. Studiati sistemi di protezione al traffico ed ostacoli alle auto in prossimità dei punti di assembramento e dove si svolgono gli spettacoli ”che non l’accesso consentano alle auto”. Ad Oristano il sindaco Guido Tendas ha invece emesso l’ordinanza che vieta ”su tutto il territorio comunale, nei luoghi pubblici e aperti al pubblico, l’accensione ed il lancio di fuochi d’artificio, lo sparo di petardi, lo scoppio di mortaretti, razzi ed altri artifici pirotecnici dalle ore 01,00 del 17 dicembre alle 24 del 6 gennaio 2017”. La multa prevista varia da 25 a 500 euro. A Sassari invece l’ordinanza del sindaco Nicola Sanna èi n vigore dal 13 dicembre e sarà valida fino al 7 gennaio 2017. L’atto – si legge sull’ordinanza pubblicata- è stato adottato per tutelare la quiete delle persone, soprattutto di coloro che sono ricoverate in strutture ospedaliere, case di riposo, quindi ancora per tutelare il patrimonio pubblico e privato dove le distanze minime non consentono l’accensione di fuochi e, ancora, per tutelare il diritto alla serenità e alla quiete della collettività. In ultimo, ma non per questo di minor importanza, l’amministrazione ha voluto tutelare anche gli animali che possono subire traumi dallo scoppio dei petardi. Ecco allora che viene vietato l’utilizzo di ”articoli pirotecnici di qualsiasi categoria, specie e tipo a una distanza inferiore a 150 metri da ospedali, case di cura, case di riposo, luoghi di culto, tutte le scuole di ogni ordine e grado, sedi di istituzione universitarie, cinema, teatri, impianti sportivi, piazze pubbliche, giardini pubblici e parchi, banche, caserme militari e di polizia, uffici pubblici, ricoveri zootecnici e per la tutela degli animali d’affezione”. Viene vietato, inoltre, l’impiego di ”articoli pirotecnici di qualsiasi categoria, specie e tipo nel centro cittadino durante lo svolgimento di manifestazioni o eventi in programma per le festività natalizie dal 13 dicembre 2016 al 7 gennaio 2017, a una distanza inferiore a 150 metri dal luogo dell’evento o della manifestazione”.
Capodanno: stop ai botti a Sassari e Oristano, a Cagliari Zedda invita alla moderazione
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