C’è, o c’è mai stata, vita su Marte? Via libera alla seconda missione ExoMars 2020

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La prima missione ExoMars è arrivata sul pianeta rosso in ottobre ed ora la costruzione della seconda missione è stata confermata, per un lancio nel 2020. ESA e Thales Alenia Space hanno firmato ieri un contratto che assicura il completamento degli elementi europei della prossima missione.

L’obiettivo principale del programma ExoMars è quello di affrontare una delle più importanti questioni scientifiche dei nostri tempi: c’è, o c’è mai stata, vita su Marte?

Presto il Trace Gas Orbiter esplorerà la questione dall’orbita: farà un inventario dettagliato dei gas traccia, come il metano, che potrebbero essere collegati a processi biologici o geologici. Il primo test degli strumenti scientifici dell’orbita è stato concluso di recente. Esso fungerà anche come relé delle comunicazioni per varie sonde – in particolare per il rover del 2020 e la piattaforma di superficie.

Il rover dell’ESA sarà il primo in grado di perforare 2 metri nella superficie di Marte, dove antichi bio marcatori potrebbero ancora essere preservati dal severo ambiente di radiazioni in superficie. La piattaforma russa porterà strumenti focalizzati sull’atmosfera locale e dintorni.

ExoMars è un’impresa congiunta tra ESA e Roscosmos, con un importante contributo dalla NASA.

Il contratto firmato a Roma garantisce il completamento degli elementi europei, ed i rigorosi test per provare che sono pronti per il lancio. Questi includono il rover stesso, che sarà ospitato nel modulo di discesa russo, insieme al modulo vettore per il volo e l’arrivo su Marte.

ESA contribuisce inoltre con elementi importanti del modulo di discesa, come il paracadute, il radar, l’unità di misurazione inerziale, elementi radio UHF, ed il computer ed il software di bordo. Gli strumenti scientifici per il rover e per la piattaforma di superficie sono finanziati dalle agenzie nazionali degli Stati Membri dell’ESA, Roscosmos e NASA, a seguito di inviti alla comunità scientifica. I modelli strutturali del vettore e del rover dovrebbero essere consegnati, rispettivamente, a gennaio e febbraio 2017, insieme ai modelli strutturali e termali dei vari elementi del modulo di discesa.

ESA Exomars robot
ESA Exomars robot

ExoMars è la pietra angolare del programma di esplorazione dell’ESA” ha detto David Parker, Direttore dei Voli Spaziali Abitati ed Esplorazione Robotica dell’ESA. “Utilizzando il suo laboratorio miniaturizzato per la ricerca della vita e la tecnologia robotica avanzata, la missione esplorerà il pianeta rosso in cerca di nuove prove per rispondere alle domande che hanno a lungo affascinato l’umanità“.

A seguito del rinnovato sostegno dimostrato dagli Stati Membri dell’ESA al recente Consiglio a Livello Ministeriale, questo nuovo contratto ci permette di completare i modelli di volo degli elementi europei e di farci rimanere in pista per un lancio a luglio 2020“. “La costanza e la tenacità di entrambe le agenzie spaziali europea ed italiana hanno rassicurato tutti i partner del programma, e ci hanno permesso di continuare il nostro lavoro di produzione per andare avanti con questa nuova e molto complessa missione” ha detto Donato Amoroso, Amministratore Delegato di Thales Alenia Space.

Il sito di atterraggio per questa missione è ancora in esame, con Oxia Planum come un valido candidato. La regione di destinazione mostra evidenza di un ambiente umido passato che potrebbe aver avuto condizioni adatte a preservare antiche “firme biologiche”. ESA e Roscosmos confermeranno il sito di atterraggio circa sei mesi prima del lancio.

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