“Certo arriva un po’ di freddo, ma ci hanno tolto anche l’inverno e proprio sul più bello. La neve per il momento si è vista solo nella pubblicità dei panettoni e nei film del giorno di Natale“. Lo dice a Labitalia Francesco Laurenzi colonnello dell’Aeronautica militare e noto meteorologo televisivo ed autore di ‘Piccoli esperimenti in famiglia’ (Gremese Editore). “Ecco un esempio tra tutti -afferma- ad illustrare questa situazione a dire poco strana. Martedì a Milano la massima è stata di 20 gradi, ovvero è stato raggiunto un valore che di media si raggiunge ad aprile. Il 27 dicembre! Quando sempre a Milano la media vorrebbe che le temperature massime si attestino intorno a 5 gradi, ben 15 gradi più in basso. Ma non basta: ieri è stato polverizzato il precedente record relativo alla giornata 27 dicembre che era solo, si fa per dire, di 10 gradi“.
“Diciamo subito però che -sottolinea- tra oggi e giovedì un po’ di freddo si farà vedere sull’Adriatico, dall’Abruzzo alla Puglia, passando per il Molise e per la Basilicata, sfiorando la Campania e la Calabria“. “Ci sarà anche la possibilità -ammette Francesco Laurenzi– di vedere qualche debole e locale sporadica precipitazione che occasionalmente potrebbe essere nevosa sull’Appennino meridionale oltre 1000 metri di altezza. Ma solo là e per il resto niente. Sarà comunque un fugace episodio. Subito la possente alta pressione riprenderà posizione sull’Italia e fino a metà della prossima settimana il 3 del nuovo mese del nuovo anno non accadrà nulla di significativo“.
Cosa sta succedendo? “Da circa un mese -fa notare- siamo in balia di una gigantesca alta pressione che mantiene le perturbazioni decisamente a Nord, ben oltre la manica, praticamente alle latitudini della Scozia. Le nuvole che dovrebbero portare il brutto tempo invernale e la neve in montagna sono a non meno di un migliaio di chilometri a Nord delle Alpi e prima di una settimana non scenderanno a Sud. In inverno non sono infrequenti le alte pressioni al Nord-Italia, ma questa ha superato le aspettative“.
“Questa alta pressione -continua- che di fatto ci sta portando via l’inverno è seguita ad un periodo autunnale poco piovoso, se si esclude l’evento alluvionale che ha toccato il Nord-Ovest circa un mese fa e le alluvioni flash (rapide) della Sicilia. La scarsità delle perturbazioni del tardo autunno-inizio inverno non ha permesso l’innevamento sulle Alpi italiane che sono rivolte a Sud“. “La neve sulle nostre località di montagna -precisa- arriva con le perturbazioni che arrivano dal Sud e sono già sufficientemente fredde, cosa che avviene nel tardo autunno-inizio inverno. Le correnti del Nord, portano la neve sulle montagne della Savoia, della Svizzera e dell’Austria, quelle che hanno i versanti rivolti a settentrione e non su quelle italiane che sono rivolte a meridione“.
“Le previsioni a lunga scadenza -assicura Francesco Laurenzi– ci dicono che dal 3-4 gennaio si abbasserà in latitudine la traiettoria delle perturbazioni ed il maltempo si farà vedere nuovamente anche dalle nostre parti“. “Per il momento non ci resta che dire che -aggiunge- il tempo è estremo, o piove tanto o non piove per niente e la colpa gira che ti rigira, potrebbe essere del … riscaldamento globale“. (AdnKronos)