La lotta ai tumori scende in piazza a Reggio Emilia. Il capoluogo è infatti la prima città italiana a ospitare il “Festival della prevenzione e innovazione in oncologia”, in programma da oggi al 18 dicembre. Un motorhome, cioè un pullman, sarà allestito per tre giorni in Piazza Martiri 7 luglio (dalle 9.30 alle 18.30), dove gli oncologi dell’AIOM (Associazione Italiana di Oncologia Medica) forniranno informazioni sulla prevenzione, sull’innovazione terapeutica e sui progressi nella ricerca in campo oncologico. Non solo. Sono previste lezioni nelle scuole e domenica mattina una passeggiata della salute per portare ai cittadini un messaggio fondamentale: il cancro non va più considerato un male incurabile e contro questa malattia si deve giocare d’anticipo. “Lanciamo, sul modello dei festival della letteratura, il primo ‘Festival della prevenzione e innovazione in oncologia’ per spiegare agli italiani il nuovo corso della lotta ai tumori, che spazia dai corretti stili di vita, agli screening, alle armi innovative come l’immuno-oncologia e le terapie a bersaglio molecolare, fino alla riabilitazione e al ritorno alla vita – spiega il prof. Carmine Pinto, presidente nazionale AIOM e Direttore dell’Oncologia Medica dell’Azienda Ospedaliera-IRCCS di Reggio Emilia -. Grazie alla diagnosi precoce e alle nuove armi il 60% dei pazienti sconfigge la malattia, percentuale che raggiunge il 70% nelle neoplasie più frequenti. La manifestazione itinerante, resa possibile grazie al sostegno di Bristol-Myers Squibb, tocca 11 città con eventi che dureranno tre giorni”. Molti studi hanno dimostrato che il 40% dei tumori può essere evitato con uno stile di vita sano (no al fumo, attività fisica costante e dieta corretta). “Resta ancora molto da fare sul piano della prevenzione – continua il prof. Pinto -, se pensiamo che l’Italia destina solo il 4,2% della spesa sanitaria totale a queste attività, collocandosi negli ultimi posti per investimenti in prevenzione fra i 34 Paesi che fanno parte dell’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (OECD)”. Ancora pochi italiani infatti seguono le regole di prevenzione: il 22% (over 15) fuma, il 45,1% della popolazione (over 18) è in eccesso di peso (35,3% in sovrappeso, 9,8% obeso), 23 milioni e 524 mila persone (39,9% della popolazione di 3 anni e più) non praticano sport né attività fisica nel tempo libero. Anche in Emilia Romagna emergono dati preoccupanti: fuma il 28% degli adulti 18-69enni, pari a una stima di circa 838mila persone. L’abitudine al fumo inizia precocemente: è tabagista l’1% degli 11enni, il 5% dei 13enni e il 29% dei 15enni, percentuali che salgono al 31% tra i 18-24enni e al 34% tra i 25-34enni. L’eccesso ponderale coinvolge una quota rilevante (42%) di adulti 18-69enni della Regione: in particolare il 31% è in sovrappeso (930mila persone) e l’11% è obeso (340mila). Migliori rispetto alla media nazionale i dati relativi all’attività fisica: un quinto è completamente sedentario (21%), pari a circa 623 mila persone nella fascia 18-69 anni, valore significativamente inferiore a quello nazionale.
In Emilia Romagna nel 2016 sono stimati complessivamente 30.900 nuovi casi di tumore (15.700 uomini e 15.200 donne) e più di 269mila persone vivono dopo la diagnosi. La sopravvivenza nella Regione si colloca sui più alti livelli sia nazionali che internazionali, ad esempio per il tumore del seno si attesta all’89,7% a 5 anni (la media nazionale è dell’85,5%), per la cervice uterina al 71,9% (67,5% Italia) e per il colon retto al 64,7% e 61,3% rispettivamente nei maschi e nelle femmine (60,8% Italia). Le nuove terapie svolgono un ruolo fondamentale, così come la diagnosi precoce grazie agli screening. “Anche da questo punto di vista l’Emilia-Romagna può essere considerata virtuosa – continua il prof. Pinto -. La Regione è stata una delle prime in Italia ad allargare, nel 2010, la mammografia per l’individuazione del tumore del seno in fase precoce alle donne nelle fasce d’età 45-49 e 70-74 anni. E a partire da quest’anno il programma di screening del collo dell’utero subirà un importante cambiamento, con il passaggio dal Pap-test triennale al test HPV quinquennale, che si è dimostrato più efficace nella prevenzione di questa neoplasia per la fascia d’età dai 30 ai 64 anni. Ad esempio nel 2014 il 74% delle donne nella Regione ha eseguito la mammografia rispetto alla media nazionale pari a circa il 57%. Importanti anche i risultati relativi agli altri due esami di screening, il Pap test, a cui ha aderito nel 2014 in Emilia-Romagna il 59,2% delle donne (40,5% Italia), e il test per la ricerca del sangue occulto nelle feci per individuare il cancro del colon retto, eseguito nella Regione nel 2013 dal 53,1% dei cittadini (46% Italia nel biennio 2012-2013)”.
Oltre al motorhome in piazza, il programma del “Festival” prevede lezioni agli studenti del Liceo Classico di Piazza Pignedoli (venerdì 16 dicembre alle 10.55), del Liceo Scientifico Spallanzani (venerdì 16 dicembre alle 12) e delle Scuole Medie Sandro Pertini (sabato 17 dicembre alle 12). Sabato 17 dicembre, dalle 16 alle 18, Ilaria Orlandini, allenatrice del Basket Tricolore di Reggio, sarà ospite nel motorhome e testimonial del progetto. Domenica 18 dicembre alle 10.30, con partenza da Piazza Martiri 7 luglio, si svolgerà anche la “Passeggiata della salute”, 10.000 passi per godere delle bellezze architettoniche di Reggio Emilia. Durante gli eventi saranno distribuiti ai cittadini opuscoli sulle principali regole della prevenzione oncologica e sulle nuove armi in grado di sconfiggere la malattia o di migliorare la sopravvivenza in modo significativo.