Francia: allarme sul sistema di contraccezione definitivo Essure, al via la causa

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Allarme in Francia sul sistema di contraccezione definitivo Essure, prodotto dalla Bayer e impiantato nel Paese d’oltralpe a oltre 120 mila donne dal 2002. Una questione che sta per approdare nelle aule giudiziarie, secondo il giornale ‘Le Parisien’, dopo che una petizione, con oltre 45 mila firme, è arrivata sulla scrivania della ministra della Sanità, Marisol Touraine, per chiedere un intervento istituzionale. L’impianto – oggetto di attenzione lo scorso anno anche da parte della Fda americana, che però non ha individuato relazioni definitive tra i problemi segnalati e il dispositivo – è sotto accusa per gli effetti collaterali che avrebbe provocato in diverse pazienti, colpite soprattutto da depressione o forti dolori localizzati. Il dispositivo – una sorta di piccola spirale che chiude le tube – è in vendita nel Paese dal 2002 e viene inserito, senza anestesia generale.

A lanciare l’azione giudiziaria in Francia, si legge, l’avvocato Charles Joseph-Oudin, noto per avere difeso le vittime di uno dei maggiori scandali sanitari del Paese, quello sugli effetti del farmaco Mediator, un medicinale nato come antidiabetico e utilizzato come anti-fame, causa di migliaia di decessi e danni gravi. Il legale chiederà che sia nominata una commissione di esperti per chiarire gli eventuali effetti collaterali del dispositivo e prevede che già da gennaio l’azione giudiziaria entrerà nel vivo. L’azienda produttrice, interpellata da ‘Le Parisien’, ha però sottolineato che “dal 2002 la sicurezza e l’efficacia del sistema sono state confermate da oltre una decina di ricerche scientifiche. Come in tutte le procedure mediche – ha indicato la Bayer – possono verificarsi effetti secondari, principalmente crampi, nausee, vomito, vertigini, stordimento e sanguinamento”.

Possono presentarsi anche “dolori dorsali, addominali e durante i rapporti”. E la documentazione per l’informazione ai pazienti, aggiunge l’azienda, “viene realizzata in stretta collaborazione con le autorità sanitarie”. Tra le donne che saranno difese dall’avvocato Charles Joseph-Oudin c’è Marielle Klein, la madre di famiglia che ha dato il via alla battaglia per avere chiarezza sui rischi di Essure. Sua l’iniziativa della petizione arrivata al ministro Touraine con oltre 45 mila firme. Per l’Agenzia francese per la sicurezza del farmaco, Essure è “sotto sorveglianza rinforzata” per effetti collaterali quali dolore, affaticamento, depressione, allergie, perforazione dell’utero. Il sistema è utilizzato anche in Italia, dove è approvato e rimborsato dal Ssn, “ma in realtà l’uso è minimo – spiega all’Adnkronos Salute la ginecologa Alessandra Graziottin – sia perché le italiane, come gli italiani, hanno una scarsa vocazione alle soluzioni contraccettive definitive sia perché nel nostro Paese per la sterilizzazione c’è un vuoto normativo. Una zona grigia che rende difficile anche avere dati chiari”.

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