Green Economy, Realacci: “Serve per vincere le sfide per il clima”

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Dall’Annuario Ispra 2016arrivano molte conferme su fronti critici e punti di eccellenza del sistema Italia“, dalla “ricchezza di biodiversita’ o alla qualita’ delle nostre acque di balneazione, che ci vedono primeggiare in Europa” al tasso di raccolta differenziata “ancora lontano dall’obiettivo del 65%“. Lo afferma Ermete Realacci, presidente della Commissione Ambiente della Camera, rilevando che “il rapporto Ispra ci deve spingere a imboccare la via delle green economy“. Nell’osservare che il rapporto quest’anno “si arricchisce del confronto tra Italia ed Europa, strumento assai utile per capire dove si colloca il nostro Paese a livello europeo“, Realacci aggiunge in una nota che pensa “in positivo alla nostra ricchezza di biodiversita’ o alla qualita’ delle nostre acque di balneazione, che ci vedono primeggiare in Europa – spiega Realacci -. Per quanto riguarda le criticita’ penso invece ai dati sui rifiuti urbani e al tasso di raccolta differenziata che si attesta al 47,5% del totale, con punti di eccellenza e punti di arretratezza, restando ancora lontano dall’obiettivo del 65%; al consumo di suolo, che pur diminuito grazie anche alla nuova legge per la tutela del suolo agricolo, procede al ritmo di 4 metri quadri al secondo; o all’inquinamento atmosferico e ai mutamenti climatici. Il 2015 in Italia – ricorda Realacci – e’ stato l’anno piu’ caldo dal 1961 con un’anomalia della temperatura media (+1,58 gradi) superiore a quella globale sulla terraferma (+1,23 gradi) Il rapporto Ispra ci deve spingere a imboccare la via delle green economy. Una strada strategica per rispondere alle sfida del clima, rispettare gli impegni presi a livello internazionale con l’Accordo di Parigi e confermati alla COP22, e anche per rilanciare l’economia”.

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