Intorno alle 15.30 di oggi si è concluso l’intervento condotto dal Soccorso Alpino e Speleologico Piemontese per il recupero delle salme di R.R. (59 anni) e F.P. (72 anni) residenti a Rivoli (TO) e scomparsi nella giornata di ieri durante un’escursione al Monte Civrari (2302 m) sullo spartiacque tra Valli di Lanzo e Val di Susa in Provincia di Torino. Dopo che i corpi senza vita erano stati individuati intorno alle ore 6.30 di questa mattina, sono iniziate le operazioni per il recupero che si sono protratte a lungo a causa del terreno particolarmente impervio in cui i due escursionisti si trovavano e delle pessime condizioni meteorologiche in cui i tecnici del SASP si sono trovati a operare. La prima parte dell’operazione, in quota, si è svolta su terreno ripido (pendenza di circa 45°) e ghiacciato che ha richiesto una serie di manovre con corda e attrezzatura alpinistica, tra cui piccozze e ramponi, per portare le barelle a valle sul tracciato del sentiero. Successivamente, gli operatori hanno proceduto in discesa a piedi, trasportando le barelle lecchesi sulle spalle lungo percorsi ghiacciati e scivolosi per un dislivello di oltre 1000 metri. Finalmente le due barelle sono giunte a monte della borgata Favella nel Comune di Rubiana (TO) dove i Carabinieri hanno potuto prendere in carico le salme per le procedure di riconoscimento. L’intera operazione ha richiesto l’impegno di una quarantina di tecnici SASP.
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Incidenti in montagna: concluse le operazioni di recupero delle salme degli escursionisti morti in Val di Susa
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