Con l’apertura al traffico della Galleria Larìa, in provincia di Cosenza, stamattina si sono conclusi i lavori per la realizzazione dell’Autostrada A3 Salerno – Reggio Calabria, percorribile tutta a tre e due corsie per senso di marcia con standard autostradali. Il ministro delle Infrastrutture e Trasporti Graziano Delrio e il presidente di Anas Gianni Vittorio Armani, hanno percorso tutto il tracciato dell’autostrada, insieme ai giornalisti, a bordo di pullman messi a disposizione da Iveco. Anas, d’intesa con il Governo e il Mit, ha già avviato un Piano di manutenzione da oltre 1 miliardo, già interamente finanziato, per la realizzazione di interventi su un tratto di 58 km compreso tra le province di Cosenza e Vibo Valentia, in tratti giaà caratterizzati da quattro corsie e standard autostradali. Il Piano consiste, principalmente, nel risanamento profondo o superficiale del corpo stradale e della pavimentazione stradale e della relativa segnaletica verticale e orizzontale; nella installazione di nuove barriere e di reti di protezione sui viadotti; nel risanamento/restauro delle opere d’arte; nell’adeguamento degli impianti di alcune gallerie e nel miglioramento degli impianti di illuminazione degli svincoli; nella integrazione delle opere idrauliche di drenaggio delle acque di piattaforma e di presidio dell’infrastruttura.
La realizzazione dell’A3 Salerno-Reggio Calabria in funzione del Ponte sullo Stretto
Un’autostrada in funzione del Ponte, realizzata soltanto grazie alla prospettiva del Ponte. E’ la nuova A3 Salerno-Reggio Calabria, veloce, moderna, funzionale grazie agli ingenti finanziamenti che hanno consentito un’ingegneria sviluppatissima su un territorio difficile per le montagne a strapiombo sul mare. Tra Calabria e Sicilia negli ultimi anni molto è cambiato, in Sicilia con la nuova Messina-Palermo, la nuova Catania-Siracusa (l’autostrada più tecnologica d’Europa), e in Calabria con la nuova Salerno-Reggio e la nuova SS106 Jonica Reggio-Taranto.
Certamente la nuova A3 Salerno-Reggio è l’elemento più importante e innovativo. Un’opera straordinaria, un’autostrada green, integrata nell’ambiente e dotata dei dispositivi di sicurezza più avanzati, finalmente completamente percorribile e aperta al traffico. Il tracciato dell’autostrada, di estensione complessiva di 443 km, attraversa i territori della Campania (km 118), della Basilicata (km 30) e della Calabria (km 295). E oggi è finalmente completata, esattamente 55 anni (meno un mese) dall’avvio dei lavori, ma addirittura 82 anni dal Piano regolatore che per primo ne ha previsto la realizzazione. La storia della Salerno-Reggio Calabria inizia nel lontano 1934 e passa attraverso quasi trent’anni anni di piani, studi e dibattiti prima della partenza vera e propria dei lavori (con l’ambizione di terminarli in due anni).
È stata adeguata anche la vecchia tratta Sud compresa tra la galleria Piale e lo svincolo di Villa San Giovanni, denominata ‘terza Carreggiata per la Sicilia’, che avrà la funzione di corsia dedicata ai veicoli provenienti da Nord e diretti in Sicilia. Manca solo l’apertura del nuovo tratto di circa 3,8 km tra Scilla e Santa Trada, che sarà completato entro dicembre 2014. La Salerno-Reggio Calabria è una autostrada realizzata ex novo con un tracciato prevalentemente di montagna, che prevede sull’intero tracciato ben 200 gallerie e 500 tra ponti e viadotti. Fino ad oggi sono stati ultimati e aperti al traffico 355 km. Negli ultimi mesi sono stati completati anche gli ultimi lavori di ammodernamento ed adeguamento del Macrolotto 3° parte 2°, compreso tra gli svincoli di Laino Borgo e Campotenese, per un importo complessivo di circa 600 milioni di euro. Si tratta di un percorso di 20,5 km in uno dei punti più alti dell’autostrada A3 (oltre 1.300 metri di altitudine tra le valli del Pollino), che si unisce da oggi al tratto già ammodernato tra Campotenese e Morano, completando in questo modo la nuova infrastruttura autostradale in tutta l’area del Pollino e migliorando i collegamenti ai confini tra la Basilicata e la Calabria. Il nuovo tratto autostradale è realizzato per circa il 60% fuori dall’attuale sede per limitare i disagi per l’utenza e sarà costituito da 6 gallerie e 11 viadotti. Di fatto, è l’ultimo piccolo cantiere di un’opera eccezionale realizzata in funzione del Ponte. E soltanto grazie al Ponte, perchè senza quell’obiettivo mai nessun pazzo avrebbe pensato di spendere così tanti soldi (8 miliardi di euro) in un Sud sempre più periferico e marginale rispetto al sistema-Italia e all’Europa intera. Alla faccia delle “mulattiere”, alla faccia dei soldi che non arrivano al Sud, alla faccia delle priorità.
Tecnologia: l’A3 Salerno-Reggio Calabria sarà la prima “smart road italiana”, autostrada per auto senza pilota
- SISTEMI DI CONNESSIONE RADIO. Il Wi-Fi ‘in motion’ permettera’ una continuita’ del segnale ai veicoli in movimento anche alle velocita’ massime consentite.
- SISTEMA DI COMUNICAZIONE DATI. Il progetto prevede, tra l’altro, la posa di fibra ottica compatibile anche con le esigenze del ‘piano banda larga’ del governo.
- SISTEMA DI PRODUZIONE DELL’ENERGIA ELETTRICA. Sono previste le cosiddette Green Island per la produzione di energia pulita, che funzioneranno anche come aree di ricarica per veicoli elettrici, droni e mezzi per la logistica.
- SISTEMI DI MONITORAGGIO. La strada sara’ dotata di moderni sensori per il monitoraggio continuo di tutti i parametri per mitigare i fattori di rischio, elevare la sicurezza e il confort di guida, intervenire efficacemente in casi di emergenza.