Sempre tesi per il lavoro (86%) e la famiglia (75%), costantemente in ansia per le scadenze da portate a termine (81%) e attenti a proseguire per la propria strada senza farsi intralciare da altri (63%). Un italiano su 2 ammette di vivere la propria vita senza troppi slanci emotivi (52%), mostrando e ricevendo pochi gesti d’affetto da chi gli sta vicino (75%). Una vita apparentemente ‘arida’ causata da ritmi accelerati e tanti impegni da sbrigare. Arriva però un momento in cui l’allarme si fa sentire con maggiore forza e, in coincidenza con il Natale, 7 italiani su 10 chiedono di poter tornare a vivere la quotidianità con maggiore affetto ed emozioni (68%). Per una volta quindi, pare che l’importanza del regalo materiale venga meno rispetto al desiderio, sempre più sentito, di essere ‘beneficiari’ di un sincero gesto d’affetto con cui riscaldarsi il cuore e lo spirito. Un abbraccio (54%), un bacio (46%), un sorriso amichevole da chi meno te lo aspetti (41%) o anche la sola presenza fisica delle persone care (40%): la lista dei desideri è composta da questi gesti con cui manifestare emozioni positive, come gioia (43%), amore (41%), divertimento (39%) all’insegna di un festeggiamento delle festività semplice ma sentito (76%). A dimostrare quanto faccia bene tutto questo sono anche studi internazionali: come quello del Professor Kory Floyd dell’Hugh Downs School of Communication dell’Arizona State University che ha condotto un’analisi su 509 adulti studiando gli effetti della mancanza di affetto. I risultati? Le persone carenti d’affetto sono maggiormente soggette a infelicità, depressione e stress e in generale cattiva salute. La soluzione? Anche solo mettere giù il cellulare e condividere un momento affettuoso con qualcuno di persona è la migliore cura.E’ quanto emerge da un’indagine di Baci Perugina in occasione del Natale e dell’iniziativa #regalaunemozione di cui l’istallazione Boule de Neige in centro a Milano è manifesto; condotta su circa 2500 italiani, uomini e donne di età compresa tra i 18 e i 65 anni, con metodologia WOA (Web Opinion Analysis) e su un panel di 30 esperti tra psichiatri e psicologi, attraverso un monitoraggio dei principali social network, forum, blog e community, per scoprire quali sono le emozioni che gli italiani vorrebbero rivivere in occasione del Natale. Costantemente in bilico tra doveri famigliari e lavorativi, perennemente di corsa nel traffico cittadino, schiacchiati dagli obblighi e scadenze da rispettare, abituati a misurare un rapporto da gesti materiali (59%) e attenti a non farsi raggirare dagli altri (54%), 1 italiano su 2 si lamenta della propria quotidianità che sarebbe, a detta loro, ‘arida’ (48%) e senza slanci emotivi (52%). Una vita dai ritmi accellerrati che rendono difficile vivere le emozioni e condividere momenti sereni senza pensieri (64%).E se il lavoro e gli impegni famigliari pare essere la scusante principale, c’è chi ammette che a impedire di vivere le emozioni con intensità sia l’utilizzo massiccio di social network (28%). Postare foto e aggiungere ‘like’ a pensieri e frasi altrui, pare essere la soluzione più facile ma meno coinvolgente. “Non siamo social se stiamo sui social: quello è un palcoscenico per il nostro narcisismo e autocentratura. Non viviamo nulla di emozionante lì, ma subiamo la condivisione come must, come compulsione – afferma lo Psichiatra Michele Cucchi, Direttore Sanitario del Centro Medico Santagostino di Milano -. Per di più il mondo negli ultimi 15 anni ha fatto abbuffate e indigestione di consumismo e materialismo. Ora paghiamo un prezzo: ci sentiamo soli, confusi, spaventati e ci mancano le capacità base per socializzare e trovare conforto nell’altro. E come se stessimo un po’ andando contro la nostra natura di animale sociale. Per questo a Natale è più evidente il bisogno di attenzioni e di emozioni. Sono le persone di una certa età che riescono a rendersene conto più facilmente perché hanno avuto tempo per disilludersi circa la mera felicità e gratificazione materiale. È importante trovare il tempo nella routine per ri-abituarci ad essere animali sociali: ascoltare l’altro autenticamente e attivamente è la parola chiave”. E se gli esperti chiariscono che vivere senza emozioni genera ‘ansia’ (58%) e un forte stress (53%), anche gli italiani ammettono di sentire l’esigenza di riscoprire i propri sentimenti (47%) e vivere seguendo le proprie emozioni, senza soffocarle o reprimerle (39%). Per 8 esperti su 10 (79%) condivere emozioni aiuta a vivere meglio.Gli effetti positivi? Nel 74% dei casi, ricevere un bacio, un abbraccio o un sorriso aumenta l’affetto tra le persone, generando una situazione di gioia e amore. Oltre a questo, il contatto tra le due persone provoca una situazione di benessere emotivo (63%), che permette a uomini e donne di sentirsi più sicuri di se stessi e fiduciosi nei confronti del prossimo, sia nella coppia che nei rapporti d’amicizia e nei rapporti con i propri famigliari. E proprio il Natale è il momento in cui pare che la maggior parte degli italiani desidera vivere tutto questo: il 45% sostiene che il periodo di festa permetta di vivere con minore frenesia, seguiti da coloro che pensano che sia questo il periodo dell’anno in cui sia più facile condividere sentimenti ed emozioni positive con i propri affetti (43%). Non solo benessere emotivo; secondo recenti studi, la presenza di affetto ed emozioni nella vita delle persone, allunga la vita e favorisce benefici fisiologici. Una ricerca, durata 10 anni, condotta dal Professor Andrew Steptoe dell’University College di Londra su 6.500 cittadini britannici over 50, ha dimostrato che le persone con più carenza di affetto e socialmente più isolati hanno avuto una probabilità di ammalarsi del 26% in più rispetto agli altri. “L’affetto e il contatto sociale può avere effetti fisiologici profondi. La vicinanza di persone care abbassa la pressione sanguigna e riduce il dolore ad esempio”. Gli studi dimostrano che la mancanza di contatto fisico affettuoso è associata a più alti livelli di ormoni dello stress e dell’infiammazione. “Il contatto e l’affetto possono avere conseguenze biologiche specifiche che sono importanti per il buon mantenimento della salute” scrivono gli autori. Lo studio suggerisce alle persone di non isolarsi e di coltivare gli affetti. Tutto ciò che serve è una passeggiata o un pranzo o anche un abbraccio. Quest’anno, quindi, gli italiani chiedono nella ‘lettera di Babbo Natale’ meno regali materiali, e più gesti d’affetto. Basterebbe un abbraccio (54%), un bacio (46%) un sorriso amichevole (41%) o anche la sola presenza fisica delle persone care (40%). E se la maggior parte delle donne pare abbia bisogno di maggiori momenti di gioia (43%), di amore (41%) con il proprio partner, ma anche con figli (39%) e famigliari (37%), gli uomini chiedono più divertimento (39%) e voglia di festeggiare (76%) insieme ad amici e parenti senza troppi pensieri, tornare a ‘sorridere’ (69%) e sognare (63%) nuovi obiettivi da raggiungere o posti e situazioni stimolanti che si desiderano vivere nel futuro (54%).(Segue). Ma quali sono gli effetti dei diversi sentimenti che gli italiani desiderano provare sotto l’albero? Secondo gli esperti, sorridere trasferisce una giusta dose di ottimismo con cui affrontare le difficoltà quotidiane, in amore come al lavoro (74%). Sognare aiuta a vincere le delusioni e l’amarezza di aver subito una sconfitta (65%), mentre il divertimento è sinonimo di abbattimento di freni inibitori con cui sconfiggere lo stress e la stanchezza (59%). Un atteggiamento questo che si completa nell’atto del festeggiare, inteso come momento in cui staccare la spina che porta a lasciarsi trasportare mentalmente senza pensare alle incombenze quotidiane (52%). Amare (53%) è invece sinonimo di passione sincera e viscerale con cui vivere in maniera piena la vita e, come sostengono gli esperti, superare qualsiasi cortina di diffidenza e ostilità.