Previsioni Meteo: da metà Dicembre il gelo calerà sull’Europa orientale, possibile ingresso fin sul Mediterraneo?

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Previsioni Meteo – Che questa stagione invernale sarebbe stata ricca di grandi sorprese e clamorosi colpi di scena, anche inaspettati, lo avevamo detto da tempo. Difatti, neanche a farlo apposta, dopo questa fase interlocutoria, la seconda decade del mese di Dicembre rischia di aprire ad lungo periodo caratterizzato da una grande dinamicità tipica della stagione invernale. Ma soprattutto dal ritorno del gelo, quello vero, con l’entrata in gioco di una intensa avvezione di aria gelida, d’estrazione artica continentale, che dalle coste artiche russe affonderà fino al bacino del mar Nero e all’area dei Carpazi, salvo poi scivolare ulteriormente verso latitudini più meridionali, fin sul bacino del mar Mediterraneo. La presenza di un vortice polare ancora instabile, causa la presenza dei flussi di calore ancora piuttosto attivi in troposfera, sommandosi al significativo raffreddamento anticipato dell’intero comparto siberiano, favorirà una “retrogressione” verso la costa artica russa del “lobo siberiano” del vortice polare, quello più attivo e con il maggiore carico di freddo.

MS_1638_ensIn poche parole entro metà mese la profonda circolazione depressionaria, colma di aria gelida d’estrazione artica, facente capo niente meno che al “lobo siberiano” del vortice polare, tenderà a riposizionarsi fra la Novaja Zemlja e la costa artica russa. Con questo posizionamento, sul nord della Russia europea, la profonda depressione fredda contribuirà ad “avvettare” buona parte di questa massa d’aria gelida, accumulata sopra il mar Glaciale Artico, verso le pianure Sarmatiche, ed in seguito pure in direzione delle Repubbliche Baltiche, Bielorussia, parte della Polonia e Ucraina, determinando una brusca quanto intensa ondata di gelo che in pochi giorni, a partire da lunedì 12 Dicembre comincerà ad interessare tutti i paesi dell’Europa orientale, dalla Russia europea, dove i termometri potranno scendere al di sotto dei -20°C -25°C, fino alle coste del mar Nero, la Romania e la Bulgaria (qui si scenderà abbondantemente sottozero).

Stando alle ultime elaborazioni dei principali centri di calcolo internazionali l’ondata di gelo, a partire da metà della prossima settimana, una volta raggiunta la Bielorussia, l’Ucraina, la Moldavia e la Romania, comincerà a flettere ulteriormente verso sud-sud/ovest, assumendo uno spiccato moto “retrogrado”, visto che una parte di quest’aria molto fredda di natura continentale si incanalerà lungo il bordo sud-orientale del robusto anticiclone europeo, il quale dovrebbe mantenere ancora i propri massimi barici sopra l’Europa centrale.

Sarà proprio il posizionamento del “cuore” di questa struttura anticiclonica a definire la futura traiettoria della colata gelida che farà il suo ingresso su tutta l’Europa orientale. Anche se ad oggi l’obiettivo finale del freddo sembra rimanere l’Egeo e la Turchia, non si può del tutto escludere che in caso di una spinta un po’ più settentrionale dell’impalcatura anticiclonica l’avvezione di aria molto fredda, d’estrazione artica continentale, dopo aver invaso la Romania e la Bulgaria, raggiungendo i Balcani, possa dirigersi verso l’Adriatico e lo Ionio, con la tipica “retrogressione” da NE in fase di sviluppo lungo il bordo più meridionale dell’alta pressione, che manterrà i massimi di oltre 1030 hpa in corrispondenza della Germania.

In tal modo si aprirebbe un vero e proprio “canale di aria gelida” che favorirebbe i nostri settori adriatici e le regioni meridionali. Ancora è troppo presto per dare ulteriori dettagli. Ma l’esito di questo impianto configurativo dipenderà esclusivamente sulla tenuta di questo anticiclone e dalla sua successiva evoluzione durante lo scivolamento dell’intensa ondata di freddo dalla Russia.

Ecco le pagine utili per monitorare la situazione in tempo reale:

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