Via libera a nuovi finanziamenti per 605 milioni da parte del Consiglio Europeo della Ricerca (Erc) destinati a 314 progetti presentati da ricercatori di 39 Paesi. I più numerosi sono i tedeschi, con ben 50 progetti, seguiti dagli italiani con 38. Di queste ricerche tuttavi soltanto 14 lavorano in Italia e gli altri 24 in altri Paesi. Considerando infatti la classifica per Nazioni, ai primi posti ci sono Gran Bretagna (58 progetti), Germania (48) e Francia (43); l’Italia segue a distanza, collocandosi all’ottavo posto (14). I finanziamento riguardano le borse ‘Consolidator’, nate per dare anche ai giovani ricercatori la possibilità di portare avanti il loro progetto, gettando in Europa le basi per la loro carriera scientifica.
La maggior parte dei progetti finanziati riguarda Fisica e Ingegneria (148), seguiti da quelli relativi alle Scienze della vita (97) e dalle Scienza sociali e umane (69). Per il commissario europeo per la Ricerca, la Scienza e l’Innovazione, Carlos Moedas, “l’Erc è nato per trovare la qualita’ migliore, per valorizzarla e sostenerla, facendo dell’Europa un centri di eccellenza scientifica a livello internazionale”. In quest’ottica le borse Erc per il consolidamento delle carriere dei giovani vogliono finanziare in particolare la Ricerca di base. Nel 2016 “le domande per questi fondi sono aumentate”, ha osservato il presidente dell’Erc, Jean-Pierre Bourguignon. Le borse assegnate alle donne stanno gradualmente aumentando, anche se la disparità è ancora molto ampia: 87 (pari al 28%) contro le 227 /72%) assegnate agli uomini. Analizzando in dettaglio i finanziamenti assegnati a progetti condotti in Italia, questi si dividono fra Nord (con 9 progetti) e Centro (5). La regione con la massima concentrazione è la Lombardia, dove le ricerche finanziate sono condotte soprattutto al Politecnico di Milano (unico centro italiano ad avere due progetti premiati), università Bocconi, Istituto San Raffaele e Istituto Europeo di Oncologia. Sempre nel Nord sono stati premiati progetti condotti da Istituto Italiano di tecnologia (Iit) e dalle università di Bologna, Torino e Trento. Nel Centro le ricerche premiate sono condotte in Toscana (Europea University Institute e universita’ di Firenze), Lazio (universita’ Roma Tre e Sapienza) e Umbria (universita’ di Perugia).