Tanti i luoghi di culto e le tradizioni dedicati a San Nicola in Italia e nel mondo. Partendo dal nostro Paese, a Bari, come noto, il Santo è festeggiato, oltre che il 6 dicembre, dal 7 al 9 maggio, nella ricorrenza della traslazione delle ossa da Myra, quando un lungo corteo storico ripercorre gli eventi del 1086 e la statua del santo è condotta in processione su una barca e poi lasciata in piazza per il culto pubblico.
Ad Albaneto di Leonessa (RI), nel giorno della festa di San Nicola (6 dicembre), avviene la distribuzione del pane benedetto; a Cansano (AQ) il Santo si festeggia due volte l’anno, il 26 giugno ed il 6 dicembre, e, anche qui, per l’occasione, si distribuisce il cosiddetto “pane”; a Capitignano (AQ), la festività religiosa si mescola al culto pagano dei morti. Il 6 dicembre decine di bambini bussano alle porte delle abitazioni per chiedere “il pane di San Nicola”, nel dialetto locale “le cacchiette de Santu Nicola”, pronunciando la frase “Sia benedetta l’anima dei morti”. La famiglia che ha spalancato loro la porta della propria casa, risponde con l’espressione “Dio lo faccia”, mettendosi in tal modo in contatto sovrannaturale con i propri defunti.
A Lettomanoppello (PE) i festeggiamenti sono ad ottobre, in ricordo del salvataggio del paese dalle incursioni saracene quando gli abitanti, che imploravano la protezione del santo, circondandone la statua, esposta al culto sul sagrato della chiesa, apparvero agli invasori come un numeroso esercito e li misero così in fuga.San Nicola di Myra è venerato come patrono anche nell’eparchia di Lungro, di rito bizantino: nel paese di Lungro i tre giorni antecedenti il 6 dicembre sono contraddistinti dall’accensione dei falò, dalla distribuzione del pane benedetto e dalla processione della statua del santo. La tradizionale distribuzione del pane è presente anche a Cerzeto (CS), dove la festa patronale è il 9 maggio, ricorrenza della traslazione, mentre il 6 dicembre si tiene una fiera.A Vastogirardi (IS) i festeggiamenti vengono celebrati il 6 dicembre e il 3 luglio, il giorno dopo la rappresentazione Il volo dell’angelo.
In Germania il culto di S. Nicola ebbe origine verso l’anno 1000, sviluppandosi, col tempo, la figura del ragazzo vescovo: i ragazzi giravano per le strade delle città cantando “Sunner Klaus, De Grote Man”, ricevendo regali dai passanti. Numerose chiese dedicate al Santo, diffuse, in particolare, nelle grandi città costierecome Lubecca, fluviali come Amburgo, nelle città-mercato come Berlino, e storiche come Bamberga.Se in Inghilterra furono probabilmente i Normanni a portarvi il culto del Santo, accolto con grande entusiasmo con la costruzione di numerosissime chiese e tante tradizioni tra cui il boy-bishop (ragazzo vescovo); una delle festività più particolari in Olanda, è quella di Sinterklaas (San Nicola), Patrono di Amsterdam, festeggiata il 5 Dicembre. In Austria, San Nicola è celebrato il 6 Dicembre, con l’esposizione di graziosissime figure di cioccolato emarzapane in ogni vetrina di pasticceria a Vienna. Belle chiese in suo onore si trovano anche a Villach, Innsbruck, Bad Gastein , Melk, Salisburgo.
A Pram, ad esempio, il 6 Dicembre di ogni anno, viene emesso un timbro postale d’occasione con la rappresentazione grafica di San Nicola. In Russia il Santo fu conosciuto prima della traslazione delle ossa a Bari e ricopre il ruolo di portatore di doni ai bimbi bisognosi. Perché viene così tanto venerato? Perché i Russi lo sentono vicino anche se è in Paradiso…così dicono le loro fiabe, come quella di “San Nicola e San Cassiano”.In Francia e nella Lorena ci sono numerosi paesi che portano il nome di Saint-Nicolas. Qui sorgono numerose chiese. A Parigi si ricordano le due chiese di Saint-Nicolas du Chardonnet oppure il Sigillo dell’antica Università de la Sorbonne che rappresenta san Nicola, patrono degli studenti, insieme a santa Caterina, ai lati della Vergine.