L’Agenzia spaziale europea (ESA) ha confermato di avere le possibilità di lanciare la sua missione su Marte a luglio del 2020, cercando per la seconda volta di scoprire se vi è vita sul Pianeta rosso. “La prima missione su Marte è avvenuta a ottobre del 2016 e ora la seconda viene confermata“, ha annunciato l’ESA in una nota. La prima aveva scatenato qualche polemica a causa di un incidente con il modulo di ingresso e di discesa Schiaparelli, che doveva realizzare misurazioni scientifiche sulla superficie del pianeta e che è precipitato per un errore di calcolo nel veicolo. L’agenzia spaziale europea ha ufficializzato l’accordo con il consorzio Thales Alenia Space per costruire il progetto ed eseguire i test prima del lancio del 2020. “Il principale obiettivo del programma ExoMars è quello di risolvere una delle questioni scientifiche più straordinarie del nostro tempo: se c’è o non c’è vita su Marte“, ha spiegato l’Esa, spiegando che di volersi avvalere di sofisticate apparecchiature. Per ExoMars 2020, l’agenzia spaziale russa Roscosmos, partner di Esa, si occuperà della strumentazione adatta a captare l’atmosfera locali e nei dintorni.