Un progetto del Consiglio Nazionale delle Ricerche realizzato insieme con l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia prevede di monitorare i movimenti del suolo nel Mar Tirreno creando giroscopi fatti di luce. Lo spiega all’Agi il presidente del Cnr, Massimo Inguscio, durante un convegno nella sede dell’Ingv. “Prevediamo di realizzare questo monitoraggio utilizzando le stesse fibre che vengono utilizzate per i telefoni. In queste fibre, collocate nel Tirreno tra la Sardegna, la costa laziale e la Sicilia, inviamo il tempo, cioé la luce. Così si creano dei giroscopi fatti di luce che dovrebbero consentire il monitoraggio dei movimenti del suolo e, quindi, permetterci di accorgerci di quelli che sono movimenti strani”. In sintesi si registrerebbero le variazioni della gravità, che si verificano quando il suolo si solleva o si abbassa.
Terremoto, CNR: monitoraggio sul mar Tirreno per prevedere le scosse
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