“Domani anche l’ultimo allevatore lascerà il borgo di Castelluccio di Norcia, poi resteranno solo i militari. Per Emiliano Brandimarte, questo è il suo nome, si tratta di una lotta contro il tempo perché i suoi animali, ben 60 cavalli, non possono continuare a vivere all’aperto in quanto sta per cadere la neve e gli animali potrebbero morire. La discesa a valle dei cavalli è stata programmata per domani 20 dicembre 2016, quando la mandria farà la transumanza dall’altipiano di Castelluccio sino alla Valle di Norcia, discendendo di 1000 metri di quota. L’operazione di transumanza, con partenza da Castelluccio alle ore 9.00, sarà gestita da numerosi amici di Emiliano che, cavalcando i loro cavalli, porteranno al sicuro gli animali” . Lo ha annunciato ora, Raffaele Capponi, agronomo, Coordinatore delle Guide Ambientali Escursionistiche AIGAE dell’Umbria. Si tratterà dunque di un’operazione spettacolare ma delicata.
“A causa del sisma del 24 agosto 2016 ,con epicentro ad Amatrice ed Accumoli (Provincia di Rieti), che ha causato quasi trecento vittime – ha proseguito Capponi – anche i territori della Valnerina in Provincia di Perugia, ed in particolare i Comuni di Norcia, Cascia e Preci hanno subito danni alle abitazioni e alle strutture produttive ( stalle, fienili, rimesse agricole) delle aziende agrarie. In particolare è stato colpito il borgo di Castelluccio di Norcia, uno dei centri abitati più alti dell’intero Appennino, situato su un colle a 1450 m slm e universalmente conosciuto per la stupenda “fioritura” di fiori spontanei e di piante coltivate che , come una immensa tavolozza, colorano l’altopiano del Pian Grande”.
Il borgo – si legge in una nota – domina l’altopiano carsico del Pian Grande ed è circondato dalla corona dei Monti Sibillini sovrastati dalla mole massiccia ed imperiosa del Monte Vettore 2.478 m.slm
Castelluccio di Norcia è il cuore del Parco Nazionale dei Monti Sibillini, ed è meta ogni anno di migliaia e migliaia di turisti, escursionisti ed amanti della natura che in ogni stagione trovano in questo lembo di Appennino le bellezze naturali, le magiche atmosfere e le prelibatezze gastronomiche che lo hanno fatto diventare un “luogo dell’Anima”.
I sismi del 24 agosto ed in misura ancora maggiore quello del 30 ottobre 2016 , hanno causato la lesione e il crollo di numerose abitazioni e di strutture turistiche ( agriturismi, rifugi, ristoranti e trattorie, negozi di prodotti agricoli locali) di Castelluccio di Norcia e dei dintorni. La gravità e la diffusione dei danni alle strutture ha costretto gli abitanti di Castelluccio di Norcia , dichiarato nella sua interezza “zona rossa” presidiata dalle forze dell’ordine, ad abbandonare il paese trasferendosi in strutture di accoglienza di emergenza a Norcia. Alcuni allevatori hanno però voluto resistere a vivere e a lavorare sull’altopiano di Castelluccio di Norcia. Allevatori di bovini, di ovini e di cavalli.
Con l’avvicinarsi dell’inverno quasi tutti hanno via via scelto di trasportare i loro animali a valle per sfuggire i rigori della stagione invernale. Ad oggi un unico allevatore ha resistito impavidamente insieme ai suoi 60 cavalli: Emiliano Brandimarte di Norcia. Ora con le previsioni meteorologiche che prevedono l’arrivo della neve e del gelo anche l’ultimo allevatore dovrà lasciare l’altopiano di Castelluccio, lasciandolo vuoto e silente in balia delle raffiche di vento e dei turbini di neve. Tra qualche mese, alla fine dell’inverno, i cavalli faranno il percorso a ritroso, ritornando ancora sull’altopiano per riprendere la loro vita brada tra i pascoli e i fiori spontanei, avanguardia di quel popolo di agricoltori che vogliono tornare a Castelluccio a coltivare lenticchie, cicerchie, farro per la gioia dei turisti e dei visitatori”.
AIGAE è l’Associazione Italiana Guide Ambientali Escursionistiche, l’unica rappresentanza ufficiale di categoria presso il Governo .