Terremoto, Gentiloni ad Amatrice: “Un gioco di squadra di cui essere orgogliosi” [GALLERY]

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Mentre prendiamo l’impegno a tenere in cima alla nostra agenda il tema ricostruzione, dobbiamo anche essere molto ottimisti dopo aver fatto questa visita questa mattina, perché ho visto un gioco di squadra incredibile tra tutte le istituzioni coinvolte, l’ho visto nelle Marche, l’ho visto in Umbria, l’ho visto qui ad Amatrice. Si lavora insieme, le Forze armate, la Protezione civile, i volontari, i Vigili del fuoco, il personale sanitario, le Regioni. C’è un gioco di squadra all’italiana di cui dobbiamo essere orgogliosi“: lo ha affermato il presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni, concludendo ad Amatrice la visita nelle zone colpite dal terremoto che in precedenza lo aveva portato a Norcia, in Umbria, e a San Ginesio, nelle Marche. “Non dobbiamo limitarci a riparare i danni, a dare assistenza alle persone in difficoltà, a ripristinare i servizi essenziali, le scuole prima di tutto, ma pensare al futuro, immaginare questa ricostruzione -ha spiegato il premier- già come capace di valorizzare le vocazioni dei nostri diversi territori: ci sono territori che hanno grandi potenzialità sul piano delle imprese, ci sono territori che possono scommettere sulla qualità ambientale del paesaggio, ci sono meravigliosi borghi antiche con beni culturali straordinari colpiti“. “E c’è Amatrice – ha sottolineato il presidente del Consiglio – che è diventata un simbolo nel mondo. E quando hai per la mani un simbolo, hai una grandissima potenzialità, ma anche una grandissima responsabilità. E quindi rafforzare e ridare identità e futuro alle zone colpite è un compito altrettanto importante di quello di assisterle, curarle, aiutarle nell’emergenza“. “Abbiamo ancora molto da fare ma c’è anche l’ottimismo che deriva dal fatto che si è fatto veramente molto e veramente con tempi rapidi. Amatrice è difficile non portarla nel cuore dopo le immagini terribili ma anche molto belle che ho visto stamattina. Il governo si è impegnato sin dall’inizio e devo ricordare il lavoro eccezionale che ha fatto fin qui, che ha fatto in particolare il presidente Renzi e il governo continuerà ad impegnarsi“. “Cerchiamo di non dimenticare noi italiani in che modo un’area enorme del nostro Paese è stata colpita. Se noi attenuassimo l’attenzione nei confronti del problema terremoto, ricostruzione, verremmo meno ad uno dei principi fondamentali della convivenza che impone allo Stato, alle Istituzioni, a tutte le persone di buona volontà di prendersi cura nei momenti difficili, di crisi, di difficoltà“. “E’ chiaro che questa difficoltà la si vede in modo drammatico attraversando quello che era il corso di Amatrice e la si vede in forme molto diverse ma con una diffusione che riguarda quasi trecentomila persone. E quindi – ha concluso Gentiloni – dobbiamo dircelo, anche in questi giorni di festa per la stragrande maggioranza di noi italiani e di lavoro per altri, che non dimentichiamo e non mettiamo indietro nell’agenda del governo e delle istituzioni i problemi dell’emergenza e della ricostruzione di questi territori“.

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