Ponte Vecchio adotta Grisciano per sostenere le popolazioni colpite dal terremoto e la rinascita della patria della ‘pasta alla gricia’. L’iniziativa, promossa dall’associazione Ponte Vecchio, è stata presentata oggi in Palazzo Vecchio dall’assessore allo Sviluppo economico Giovanni Bettarini e dalla presidente dell’associazione Laura Giannoni. Presenti Massimo e Matilde, che hanno vissuto il terremoto del 24 agosto scorso vedendo distrutta la propria casa. “Si stringe un legame ideale e sostanziale tra il Ponte Vecchio patrimonio dell’umanita’ e la piccola frazione di Accumoli praticamente distrutta dal terremoto, anche in vista dell’appuntamento della festa della gricia assolutamente da non disperdere”.
Il progetto, ha spiegato Giannoni, “nasce dal desiderio di fare qualcosa di concreto per le popolazioni colpite dal terremoto: cosi’ abbiamo visitato i luoghi insieme a Massimo e Matilde e abbiamo iniziato questa ‘adozione’ del paese di Grisciano acquistando prodotti locali da aziende del posto. Siamo poi partiti con la raccolta fondi per la ricostruzione del centro di aggregazione del paese, il restauro dell’orologio del campanile e il recupero dei materiali necessari allo svolgimento della festa della gricia. Il nostro obiettivo – ha concluso Giannoni – e’ anche quello di dare visibilita’ a questa festa portandola a Firenze”. Grisciano si trova al chilometro 144 della ss 4 Salaria, l’antica via del Sale, ed è l’ultimo paese del Lazio nell’Alta Sabina nel punto di confine tra Marche, Umbria e Abruzzo. E’ la frazione più grande delle 17 nel comune di Accumoli e ha circa 150 residenti per la maggior parte anziani. E’ la patria della ‘pasta alla gricia o griscia’: i recenti terremoti hanno fatto crollare il campanile della chiesa, anch’essa gravemente danneggiata, con il suo prezioso orologio ottocentesco.