Terremoto: una ‘casa del futuro’ ad Amatrice

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Una ‘casa del futuro’ ad Amatrice. Lo ha in progetto la chiesa di Rieti. Sarà un centro pastorale nel quale accogliere i gruppi parrocchiali, gli scout, le famiglie. “Ricostruire ‘dov’era’ è saggio perché non si consuma ulteriore territorio. Non si può, invece, ricostruire semplicemente ‘com’era’, perché la società è diversa e gli stili di vita sono cambiati. Anche dal punto di vista pastorale, dunque, – spiega la diocesi di mons. Domenico Pompili – vanno tenute presenti le nuove esigenze sociali ed economiche delle popolazioni che risiedono tra le montagne di Accumoli e Amatrice; i bisogni di chi raggiunge quei luoghi da fuori; le prospettive delle aziende, legate a filo diretto alle popolazioni”.

“Del patrimonio esistente – fa sapere la diocesi – verranno recuperati la chiesa, dove riposano le spoglie del fondatore, e il teatro. L’insieme di questi interventi faranno dell’area uno snodo centrale per tutto il territorio coinvolto dal sisma, reinterpretando la sua vocazione originaria di luogo di accoglienza per i giovani e di sostegno sociale”. “Una prospettiva che apre ad esigenze nuove anche dal punto di vista urbanistico, perché non si può pensare di lasciare queste piccole realtà isolate, come sono state finora: occorrono opere di urbanizzazione che le colleghino meglio con l’esterno e con il contesto produttivo circostante. Un punto, questo, di un più ampio piano di infrastrutture, battuto spesso proprio dal vescovo Domenico Pompili, che ha portato l’istanza direttamente al Presidente della Repubblica e al Presidente del Consiglio durante le loro visite tra le macerie“, fa sapere la diocesi.

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