Aumentano, nel 2016, i trapianti e le donazioni di organi in Italia, come indicano le proiezioni, ad ottobre di quest’anno del Centro nazionale trapianti. Numeri che confermano una leadership italiana in Europa. Sono stati eseguiti 3.268 trapianti, contro i 3.002 del 2015. Il totale dei donatori di organo ammonta a 1.260 contro i 1.165 del 2015. Mentre la principale novità riguarda le donazioni da vivente, che già nel 2015 hanno registrato un incremento del 20,4% rispetto all’anno precedente. In particolare quelle del rene (da vivente) hanno raggiunto un vero e proprio record, superando per la prima volta la soglia dei 300 prelievi (+56,8% rispetto al 2012), secondo i dati presentati all’incontro con la stampa organizzato nella sede del Centro nazionale trapianti, con il supporto incondizionato di Chiesi Farmaceutici. Dei 3.268 trapianti eseguiti nel 2016, 1.700 sono stati di rene, 1.189 di fegato, 252 di cuore, 137 di polmone e 31 di pancreas. Per quanto riguarda i tessuti e le cellule staminali emopoietiche i dati (aggiornati ad aprile 2016) indicano che sono stati eseguiti 500 trapianti allogenici, di cui 134 da donatore familiare Hla identico, 172 da donatore familiare parzialmente compatibile e 244 da donatore non familiare. Sempre a ottobre 2016 si confermano i trend di donazione dell’anno precedente, ma con alcuni segnali positivi. Sono stati 2.419 gli accertamenti di morte con criteri neurologici (nel 2015 erano 2.341). A giugno 2016 i pazienti in lista di attesa erano 9.074. La maggior parte ha bisogno di un rene (6.775). Sono 1.072 i pazienti iscritti in lista per il fegato, 731 per il cuore, 383 per i polmoni, 240 per il pancreas e 20 per l’intestino. La principale novità per il 2015, come già accennato, riguarda la donazione da vivente: 301 sono state le donazioni di rene con un +56,8% rispetto al 2012 e 23 quelle di fegato (+27,8% rispetto al 2012). L’aumento delle donazioni da vivente è un aspetto su cui il Centro e la rete trapiantologica hanno dedicato particolare attenzione nel corso degli ultimi due anni.