Una maxi opera che è stata portata a termine in tempi brevi. L’ultima sfida di Recep Tayyip Erdogan è un’autostrada sotto il Bosforo per collegare la sponda asiatica di Istanbul alla penisola storica del Corno d’Oro. Si tratta solo dell’ultima di una lunga serie di grandi opere che stanno trasformando la Turchia, e che promette di essere un gioiello di ingegneria e azzardo politico. Il tunnel Eurasia, che si inaugura martedì, era atteso per l’estate prossima. Ma dopo il golpe di luglio, raccontano fonti del progetto, il presidente ha voluto un’accelerazione da record. Per dimostrare che nonostante tutto la Turchia non si ferma. Una corsa contro il tempo i cui effetti si vedono anche nei lavori, che proseguono frenetici fino all’ultimo, come verificato dall’ANSA in un visita in anteprima dentro la nuova galleria. Per i primi 30-40 giorni, la notte resterà per portare a termine gli ultimi accorgimenti e valutare l’impatto del traffico, spiegano gli ingegneri. Un progetto costato 1,245 miliardi di dollari e, come molti in Turchia, realizzato con il modello Bot (Build-Operate-Transfer) da un consorzio turco-sudcoreano. L’opera, secondo il ministro dei Trasporti, Ahmet Arslan, rivoluzionerà il traffico cittadino, riducendo da circa un’ora e mezza a un quarto d’ora i tempi di percorrenza dal Corno d’oro alla sponda asiatica. Con una distanza totale di 14,6 km, di cui 5,4 sottomarini a una profondità massima di circa 25 metri, la galleria avrà due corsie per ciascun senso di marcia e sarà aperta solo ad auto e moto. Passaggio vietato invece a tir e autobus, sia per l’altezza ridotta del tunnel che per il peso dei mezzi, che potrebbe metterne a rischio la stabilità. La struttura è stata progettata per resistere a un terremoto di magnitudo fino a 7,5, il ‘big one‘ che prima o poi, secondo i sismologhi, è destinato a sconquassare Istanbul. Oltre, stimano gli ingegneri, si avrebbero “danni minori“. Nella galleria, in queste ore gli operai continuano a sistemare i muri ed effettuare collaudi. Del progetto Eurasia fa parte anche un po’ l’Italia. Italferr, la societa’ di ingegneria del Gruppo FS, si e’ aggiudicata il contratto (5,3 milioni di dollari) per la supervisione dei lavori e la revisione del progetto. Il design delle luci sui soffitti e’ stato inoltre curato da iGuzzini, con circa 5 mila punti luce che richiamano motivi ottomani, colorando di bianco e blu gli archi luminosi della galleria a evocare il tipico amuleto locale contro il malocchio.