Accadde oggi: il 9 gennaio 1693 un forte terremoto devasta la Sicilia sud-orientale: due giorni dopo il sisma più devastante

MeteoWeb

Il 9 gennaio del 1693 si verificò in Sicilia un forte terremoto che causò gravi devastazioni e centinaia di vittime in provincia di Siracusa, fra Augusta e Noto. I morti furono almeno 200, e le devastazioni molto diffuse. La scossa del 9 gennaio fu solo la prima di una lunga serie. Due giorni dopo, l’11 gennaio, si sarebbe verificato il terremoto più forte, uno degli eventi sismici più forti mai avvenuti in Italia, di magnitudo superiore a 7.0.

Secondo il Catalogo dei Terremoti Italiani compilato dall’INGV,  la scossa del 9 gennaio – che ebbe magnitudo momento 6.1 – causò pesanti danni a 30 località. “I danni furono gravissimi soprattutto ad Augusta – secondo quanto riporta il catalogo CFTI 4 Med – dove crollarono poco meno della metà delle abitazioni e si ebbero 200 morti; ad Avola due quartieri furono quasi interamente distrutti; a Noto molti edifici crollarono e ci furono oltre 200 vittime”. “Danni analoghi si verificarono anche a Floridia, Lentini, Melilli. Crolli totali e vittime si ebbero a Catania, Vizzini, Sortino; lesioni e crolli parziali a Siracusa e a Militello in Val di Catania”. “La scossa fu sentita senza danni a Messina, Palermo e Agrigento; i limiti dell’area di risentimento sono segnati a nord da Monteleone (l’attuale Vibo Valentia) e a sud dall’isola di Malta”.

L’area della Sicilia sud-orientale è una delle più sismiche d’Italia e dell’intero Mediterraneo.

Condividi