E’ stato necessario aspettare un lieve miglioramento delle condizioni del mare, previsto a partire da mezzogiorno e fino alle 15, per tentare di far immergere il robot della Guardia costiera che dovrà scandagliare l’area – a circa 4 miglia e mezzo dalla costa di Lampedusa (Ag) – dove nella notte fra lunedi’ e ieri si e’ inabissato il peschereccio “Giacomo Maria“. Nel naufragio e’ disperso Francesco Solina di 51 anni. Nell’area dell’incidente sono presenti quattro sommozzatori della Guardia costiera di Messina. Le ricerche del disperso sono effettuate in superficie con due motovedette della Capitaneria di porto di Lampedusa e con un Atr. Niente è stato per ora avvistato e sembra sempre più concreta l’ipotesi che il marinaio possa essere rimasto incastrato nel peschereccio affondato. Determinante sarà l’utilizzo del robot che si calerà fino ad una profondità di circa 67 metri dove l’imbarcazione si è adagiata. Calmandosi il mare, la visibilità delle telecamere del robot aumenterà. Le ricerche del disperso sono coordinate dalla Capitaneria di Palermo e di Roma.