Ambiente, l’allarme: l’uomo minaccia oltre 100 siti naturali patrimonio Unesco

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Sono più di 100 i siti naturali patrimonio dell’umanità Unesco che vengono costantemente e gravemente danneggiati da attività umane, tra cui anche il parco americano di Yellowstone. La parte di mondo piu’ colpita e’ l’Asia. A dare l’allarme è uno Studio pubblicato su Biological Conservation e condotto da un team internazionale di ricercatori dell’Universita’ del Queensland, di Wildlife Conservation Society (Wcs), dell’Universita’ del Northern British Columbia e dell’Unione internazionale per la conservazione della natura (Iucn). I ricercatori hanno analizzato la pressione “umana” nel tempo sui siti naturali che l’Unesco tutela come patrimonio dell’umanita’ perche’ custodi di alcune delle ricchezze ambientali piu’ preziose per la Terra. I criteri utilizzati sono quelli riconosciuti globalmente come “impronta umana” e comprendono fattori come strade, agricoltura, urbanizzazione, infrastrutture industriali e perdita di foreste.

Quel che e’ emerso e’ che questa “impronta” dell’uomo negli ultimi vent’anni e’ aumentata del 63% su tutti i siti naturali patrimonio Unesco in tutti i continenti, ad eccezione dell’Europa. I siti piu’ colpiti sono in Asia, come il Manas Wildlife Sanctuary in India e il Chitwan National Park in Nepal. Ma anche il parco nazionale Simien in Etiopia. Quanto alla perdita di foreste tra le “vittime” figura la riserva della biosfera del Rio Platano in Honduras, che ha perso 365 chilometri quadrati (l’8,5%) di foresta dal 2000. E c’e’ anche il parco americano di Yellowstone, che ha perso il 6% delle sue foreste. Il Waterton Glacier International Peace Park – sul confine tra Usa e Canada – ha perso almeno un quarto della sua area forestale (540 chilometri quadrati).

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