Creste e valli innevate e ghiacciate. Sembra l’invidiabile paesaggio montano destinato ad appassionati sciatori terrestri. E in effetti hanno molto delle caratteristiche della Terra, mai rilevate in altra zona del nostro sistema solare. Almeno finora: queste creste e valle innevate, tipicamente terrestre, sono state ipotizzate esservi su Plutone. Ad affermarlo, in uno studio apparso su Nature, grazie ai dati raccolti dalla sonda New Horizons e a un modello simile a quello utilizzato dai meteorologi per elaborare le previsioni, un team di ricercatori canadesi e statunitensi.
Le caratteristiche geologiche osservate su Plutone – spiega l’Agenzia Spaziale Italiana – si dicono penitenti, colonne di neve alternate a zone concave. Le strutture sono state identificate in una regione di Plutone chiamata Taratrus Dorsa e si formano solo in determinate condizioni ambientali, tipicamente in climi freddi e secchi.
L’averli trovati su Plutone fa dire però a John Moores, ricercatore presso la York University di Toronto e primo autore della ricerca, che se le particolari condizioni ambientali giustifica perché non siano stata mai osservate in altri corpi celesti del nosro sistema solare, altrettanto rende possibile che, pur con dimensioni differenti, possano trovarsi formazioni analoghi in altre parti del nostro sistema.
Ad esempio i penitenti di neve osservati su Plutone sono molto più grandi di quelli terrestri, toccano i 500 metri di altezza e sono separati tra loro di 3-5 chilometri.
“Le enormi dimensioni riscontrate rientrano nella teoria che spiega la loro formazione sulla Terra“, spiega Moores. “Le dimensioni sono l’unico elemento di differenza, il che ce le fa riconoscere come penitenti“.
E queste differenze dipendono, secondo gli autori della ricerca, dalla temperatura, decisamente più fredda, dall’atmosfera più rarefatta, la debole luce del Sole, e dal fatto che i ghiacci in superficie siano costituiti prevalentemente da metano e azoto.