Astronomia: stelle cadenti e congiunzioni, ecco cosa ci riserva il cielo di gennaio 2017

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Felice Anno Nuovo, con il 2017 inizia anche un nuovo mese denso di appuntamenti astronomici, ecco cosa ci riserva il cielo del mese di gennaio 2017.

Innanzitutto si ricordi che il 4 (147.100.993 km) la Terra sarà al perielio, cioè nel punto più vicino al Sole nel corso della sua orbita: comunemente si pensa che la Terra sia più vicina al Sole durante il periodo estivo. Le temperature che caratterizzano le stagioni non sono dovute alla distanza dalla stella, ma dalla variazione dell’angolo di incidenza dei raggi solari sulla superficie della Terra nel corso dell’orbita.

Per quel che riguarda più in dettaglio la nostra stella, il Sole si trova nella costellazione del Sagittario fino al 19, quando passerà in quella del Capricorno. Le giornate iniziano ad allungarsi, fino a 48 minuti dall’inizio del mese.

Il nostro satellite sarà in fase di Primo Quarto il 5, il plenilunio sarà il 12, l’Ultimo Quarto il 19 ed il novilunio il 28. La Luna si troverà al perigeo il 10 a 363241 km di distanza, ed all’apogeo il 22 a 404911 km di distanza.

via-lattea-riace-capo-rc (2)Ecco quali pianeti saranno osservabili: Mercurio è visibile nella seconda decade di gennaio a sudest tra le prime luci dell’alba. Venere tramonta 4 ore dopo il Sole e la sua osservabilità a gennaio è ottimale, come quella di Marte: dopo il tramonto del Sole si possono entrambi scorgere a sudovest. Giove è visibile nella seconda parte della notte: culmina a sud prima dell’alba e a fine mese sarà osservabile a mezzanotte sull’orizzonte ad est. Saturno è individuabile sull’orizzonte orientale. Urano è osservabile (per mezzo di un telescopio) a sudovest nella prima parte della notte, come anche Nettuno.

Congiunzioni: Luna–Marte–Venere il 2; Luna–Marte-Venere il 3; Luna–Giove il 19; Luna-Saturno il 24; Luna–Marte–Venere il 31.

Per quel che riguarda gli sciami meteorici, ricordiamo le Quadrantidi, dette anche Bootidi in quanto sembrano sembrano irradiarsi a poca distanza dalla costellazione del Boote: dall’Italia sarà ridotto il numero delle meteore osservabili, tra l’altro solo da mezzanotte all’alba. Il picco (100 meteore/h) è atteso per il 4 gennaio, anche se la luce lunare potrebbe interferire: i periodi migliori per l’osservazione sono la notte tra 2 e 3 gennaio e quella tra 3 e 4 gennaio.

Per quel che riguarda le costellazioni, iniziando da nord, come sempre vi troviamo la stella polare nell’Orsa Minore, poi “intorno” Cassiopea, Cefeo e il Dragone, e l’Orsa Maggiore. Dirigendo lo sguardo verso Est troviamo il Leone, il Cancro, i Gemelli. A ovest si può osservare l’Ariete, la costellazione dei Pesci, ed in alto Andromeda. Allo zenit è individuabile il Perseo, e appena più un basso il pentagono dell’Auriga. proseguendo verso sud troviamo la costellazione protagonista del cielo invernale, Orione, accompagnata in cielo dai suoi due cani, Cane Maggiore (dove troviamo Sirio) ed il Cane Minore.

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