“Un fine settimana particolarmente intenso, fortunatamente i protocolli definiti assieme alla direzione sanitaria e con il supporto di tutti i responsabili delle diverse strutture ci hanno consentito di governare l’emergenza. Stiamo avendo l’ennesima conferma che il Cardarelli ha voltato pagina e che prevendendo ogni possibile scenario si riesce a tamponare anche giornate di super afflusso come le ultime che abbiamo vissuto”. A parlare è il direttore generale Ciro Verdoliva, che nella mattinata di oggi ha disposto l’attivazione dell’unità di crisi del Cardarelli incaricata di governare l’emergenza. Naturalmente, nel corso di tutto il week end il direttore generale è stato presente in ospedale per garantire decisioni immediate e ben ponderate.
Impossibile naturalmente identificare una sola causa per la situazione di sovraffollamento delle ultime 48 ore. Da sabato tutti i posti di rianimazione e di terapia intensiva (38 complessivamente) sono occupati. Come da protocollo, per garantire la dovuta assistenza, i pazienti in sovrannumero hanno trovato posto nei blocchi operatori di neurochirurgia e chirurgia d’urgenza e nel box codice rosso. “Nel contempo – spiega il direttore generale – su impulso del Presidente De Luca che ha incaricato la direzione generale salute della Regione – la centrale operativa del 118 ha avviato una ricognizione (con aggiornamento costante ogni 2 ore) a livello regionale e presso le strutture private accreditate. Un lavoro portato avanti senza sosta che ha iniziato a dare i suoi frutti nel corso di questa mattina”.
L’attivazione automatica dei protocolli definiti per le situazioni d’emergenza, e la gestione della situazione grazie al lavoro dell’unità di crisi, ha consentito di non interrompere mai la continuità assistenziale, né tantomeno l’attività chirurgica d’emergenza. E’ stato portato avanti un lavoro certosino volto a valutare ogni singolo caso, per definire quali pazienti trasferire una volta ottenute le disponibilità. Allo stesso modo la direzione generale ha garantito senza soluzione di continuità l’attività della chirurgia epatobiliare e del centro trapianti. Sono invece stati differiti di un giorno interventi di elezione. L’unità di crisi ha anche programmato di qui alle prossime 24 ore l’allestimento di 4/6 ulteriori posti di terapia intensiva che resteranno disponibili per i prossimi 15 giorni.
“Governando l’emergenza – spiega il direttore generale – abbiamo potuto trasferire quattro pazienti già nelle prime ore del pomeriggio. Alle 15 siamo stati cosi in grado di riattivare le camere operatorie della neurochirurgia anche per l’elezione”. Quello di questi giorni è stato ed è un importante banco di prova per le procedure volute dal direttore generale, procedure che hanno garantito di evitare qualsiasi rischio per la salute dei pazienti. Il Cardarelli – conclude Verdoliva – non è e non sarà mai un ospedale che rimanda indietro i pazienti. Non possiamo sapere quali emergenze ci troveremo a fronteggiare domani, ma sappiamo che saremo in grado di governarle”.
Il direttore generale Ciro Verdoliva, nel sottolineare la grande sinergia con il Governo regionale e il lavoro in rete tra la Direzione generale salute regionale e tutti i colleghi Direttori delle AASSLL e AAOO, ha voluto ringraziare l’impegno di tutto il personale dell’Azienda che, ancora una volta, non si è sottratto ad un sforzo straordinario dimostrando .
L’unità di crisi resta naturalmente attiva per le prossime ore così da assicurare la migliore gestione possibile di un eventuale riacuirsi del problema.