Lo smog di Pechino è stato ripreso dal drone. Le ultime immagini dell’inquinamento atmosferico, anche oggi a livelli allarmanti, mostrano una fila chilometrica di auto e tir fermi al casello autostradale prima dell’ingresso in città, sotto il cielo dello smog, giallo paglierino. Le immagini risalgono al pomeriggio di ieri e hanno attratto l’attenzione e le critiche di molti internauti del gigante asiatico, che non hanno risparmiato pesanti critiche alle autorità e che hanno sfoderato l’ironia per sdrammatizzare un fenomeno oramai ricorrente, soprattutto nei mesi invernali, nel nord del Paese.
“Spettacolare! Rivela in pieno i risultati delle riforme e delle aperture” del sistema cinese, scrive, polemico, un netizen; un altro si chiede invece, se non sia una buona idea approfittare delle code per aprire un piccolo business di ristorazione ambulante. Le immagini mostrano il rientro in città dopo il weekend di ferie di molti che hanno deciso di trascorrere fuori Pechino il capodanno occidentale a cui è stato aggiunto un ulteriore giorno di ferie. Il capodanno lunare cade invece a fine mese, il 28 gennaio, ma il 2017 è giò iniziato sotto il segno dello smog: a capodanno, in diverse ore del giorno, la concentrazione di polveri sottili ha superato quota 500 microgrammi per metro cubo (più di venti volte la soglia di sicurezza per la salute umana fissata dall’Organizzazione Mondiale della Sanita’) mentre ieri i valori sono risultati più bassi. Oggi il fenomeno si è intensificato e alle nove di sera è nuovamente nuovo oltre quota 500 microgrammi per metro cubo di aria sul cielo della capitale cinese.
L’allerta arancio, la seconda più alta nella scala utilizzata per classificare il tasso di inquinamento sulla capitale cinese, sarà in vigore a Pechino fino a domani, e prevede restrizioni al traffico e la chiusura di fabbriche e cantieri. Un altro video mostra in pochi secondi il formarsi della nube di smog. Il filmato, girato in modalità time-lapse e visibile su YouTube, mostra il panorama di Pechino visto da un grattacielo, mentre il cielo cambia colore con l’avvicinarsi dell’ondata di smog. E’ l’arrivo della “Air-pocalypse”, come il video è stato intitolato, utilizzando un’espressione ormai entrata nel vocabolario dell’inquinamento atmosferico della capitale cinese dal 2013, quando una fortissima e persistente ondata di smog non ha abbandonato i cieli del nord della Cina e della sua capitale per diverse settimane.