Il copilota Andreas Lubitz fu l’unico responsabile della tragedia del volo Germanwings, facendo schiantare deliberatamente sulle Alpi francesi l’Airbus A320 della compagnia tedesca il 24 marzo del 2015 e uccidendo tutte le 150 persone a bordo. Sono le conclusioni dell’inchiesta della magistratura tedesca, che ha annunciato la chiusura del caso. “L’indagine ha portato a stabilire che nessuna persona in vita debba essere rinviata a giudizio”, ha riferito il procuratore Christoph Kumpa all’agenzia Dpa. Lubitz condusse l’aereo sulle Alpi francesi circa 40 minuti dopo che il volo, diretto a Dusseldorf, era decollato da Barcellona. Il comandante dell’aereo era uscito dalla cabina di pilotaggio poco prima dello schianto e, nonostante i disperati tentativi, non riuscì a riprendere i comandi perché Lubitz aveva bloccato l’accesso alla cabina. Il 27enne copilota era stato sottoposto a trattamento medico per le sue tendenze suicide, prima di ottenere il brevetto di pilota. Sebbene i sanitari fossero a conoscenza delle grave depressione dalla quale era affetto, non poterono condividere l’informazione con la compagnia aerea e le autorità a causa delle leggi sulla privacy. Una causa civile è stata intentata sia contro la Lufthansa, la compagnia proprietaria della Germanwings, che contro l’ente dell’aviazione tedesco, la Lba, accusati di non avere impedito la tragedia. Anche la scuola di volo statunitense frequentata da Lubitz è stata messa sul banco degli accusati dai parenti delle vittime.
Disastro aereo Germanwings: conclusa l’inchiesta, Andreas Lubitz l’unico responsabile
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