Una eccezionale ondata di calore, senza precedenti negli ultimi tempi, ha duramente colpito diverse aree del Cile centrale, dove i termometri durante le ore centrali del giorno sono schizzati su valori di oltre i +40°C +41°C all’ombra. Ma in alcune località, come nella stazione meteorologica di Cauquenes, la temperatura massima ha toccato, per la prima volta nella storia del Cile, i +45,0°C all’ombra. Si tratta di un dato davvero impressionante per gli standard climatici cileni, fino a pochi giorni fa fermi sui +41,6°C di Los Angeles, del 9 febbraio 1944, che stabilivano l’ormai vecchio record assoluto di caldo nazionale del paese sud-americano. Con i +45,0°C di massima registrati a Cauquenes il vecchio record assoluto di caldo è stato letteralmente distrutto con ben +3,6°C di scarto. Un autentico abisso che mette in evidenza la portata dell’eccezionale ondata di calore che ha colpito il Cile centrale, e non solo. Ma il muro dei +40°C all’ombra è stato superato pure in molte altre località cilene, lì dove i precedenti record assoluti di caldo si fermavano a soli +37°C +38°C.
Anche in questo caso la forte ondata di calore che ha investito il Cile centrale, così come quella precedentemente osservata a metà dicembre, è stata originata dalla persistenza di un robusto promontorio anticiclonico sub-tropicale, contraddistinto da aria calda e molto secca alle quote superiori della troposfera (ben evidente fino a 500 hpa), che oltre a far aumentare i valori di geopotenziale in quota, produce significative “Subsidenze atmosferiche” che tendono a comprimere l’aria verso i bassi strati, scaldandola ulteriormente per l’azione della “compressione adiabatica”. Le masse d’aria già particolarmente calde in origine, venendo scaldate ulteriormente dalla “compressione adiabatica”, hanno generato l’intensa ondata di calore che ha fatto impennare di botto le temperature, oltre il muro dei +40°C +41°C, con picchi fino a +44°C +45°C, in alcune aree del Cile centro-settentrionale, come a Cauquenes.