Il merlo, volatile appartenente alla famiglia dei Turdidi, è tra gli uccelli più comuni nei parchi e nelle città italiane. Caratterizzato dal piumaggio morbido e folto, il maschio giovane ha il becco nerastro, mantello più marrone e zampe bruno scure; mentre quello anziano è grigiastro, con becco giallo. La femmina, invece, è bruno-nerastra, col mento e la gola grigiastri e il becco bruno. Presente non solo in ambienti naturali quali macchie, boschi e zone rurali, dalla pianura alla montagna, il merlo frequenta assiduamente anche le aree urbane, ovunque ci sia un po’ di verde. Dalle movenze agili e aggraziate, con un volo sicuro e leggero, nel corso dell’anno, dalla primavera all’estate, nidificano tre volte, raramente anche quattro, costruendo il primo nido a poca distanza dal suolo, a volte anche direttamente sul terreno, fra cespugli fitti o roveti o negli spazi fra i tronchi delle cataste di legna e fra l’edera abbarbicata su vecchi muri, mentre la seconda deposizione avverrà in un nido costruito più in alto e la terza sarà più in alto ancora.
“Giorni della Merla”: caratteristiche, habitat, riproduzione e abitudini di vita del Merlo
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