In Guatemala, alla scoperta del lago Atitlàn

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Siamo in Guatemala. E’ qui che si trova il lago Atitlàn, dfinito dallo scrittore Aldous Huxley “il lago più bello del mondo”. Chiamato anche “lago dei sette colori”, situato a più di 1500 metri d’altezza, circondato da tre vulcani, tra cui il maestoso vulcano San Pedro e il Vulcan Fuego sempre in attività, a causa della sua origine vulcanica ospita, in diversi punti, acque termali ed è riconosciuto come il lago più profondo di tuta l’America Centrale, con una profondità massima di 340 metri, formato dallo sprofondamento di un cono vulcanico che si è poi riempito d’acqua nei secoli.

ATITLANAttorno al lago Atitlan, che per i Maya è “il luogo dove l’arcobaleno prendere i suoi colori”, ci sono 7 villaggi principali: Panajachel, Santiago Atitlan, Santa Catarina, San Pedro la Laguna, in cui è possibile fare due escursioni molto belle, scalando il Vulcano San Pedro o salendo sulla Nariz del Diablo, una formazione rocciosa a forma di naso che si affaccia sul lago; San Antonio; Palopò, San Marcos, il più hippy del Guatemala, diventato un puro centro yoga, reiki e meditazione; e Santa Cruz, paesino minuscolo, ma è frequentato da viaggiatori perché è possibile fare immersione nel Lago di Atitlán, vedendo anche resti di insediamenti Maya sommersi,

Il lago si trova a circa 2 ore di auto da Città di Guatemala, la capitale del paese, e una volta arrivati in zona, è possibile girare il lago con una barca e andare a visitare i piccoli paesi che lo circondano sulla riva, paesi in cui è possibile vedere la gente del posto vestita con abiti tradizionali. Una cosa curiosa da vedere sul lago Atitlan, e in particolare nel paese di Santiago de Atitlán, è il Maximón, una statua che rappresenta un dio pagano delle popolazioni indigene di Atitlán, personaggio grottesco rappresentato con un grande sigaro in bocca. Questa statua ogni anno cambia casa, e gli abitanti di Santiago de Atitlàn si alternano per ospitarlo nella propria abitazione, cosa che è ritenuta un grande onore.

Da non perdere il Mercato, in cui fanno bella mostra tipi di manufatti particolari, molti in pelle, ma soprattutto le stoffe. Il popolo di Atitlán, infatti, si distingue attraverso i disegni ricamati sulle vesti ed ogni paese è simboleggiato da un animale una pianta.Anche se le lavanderie sono diffuse e l’acqua corrente c’è in tutte le case, è di buon auspicio lavare i propri vestiti sulle pietre della “lavanderia” Maya, un luogo in cui, da secoli , il popolo di Santiago de Atitlàn ha ringraziato il lago per i suoi servigi e durante la settimana si possono trovare decine di donne in ginocchio nell’acqua gelida.

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