“Ci hanno detto che non potevamo tornare a casa, che dovevamo aspettare lo spazzaneve. Poi hanno offerto un buffet, alcuni sono usciti a sistemare i bagagli in macchina”. E’ il racconto di Giorgia, sopravvissuta all’Hotel Rigopiano assieme al fidanzato Vincenzo, dei momenti precedenti alla catastrofe. La vita in diretta, su Rai 1, ha raccolto la testimonianza della giovane coppia di Giulianova. “Quando c’è stata la scossa di terremoto eravamo in sala da tè. Abbiamo sentito come un forte vento che ci veniva tutto addosso, sentivo le cose che si spostavano sopra di me – racconta la giovane – Prima che accadesse tutti avevano paura, io volevo già andarmene a casa. La direzione ha mandato la comunicazione dicendo che non sapevano l’orario in cui sarebbe arrivato lo spazzaneve. Dovevamo organizzarci per dormire lì. ‘Io se dormo dormo qui sotto, oppure non dormo. In camera non ci torno’, avevo detto”.
Poco dopo, la catastrofe. “Abbiamo sentito un forte boato e ci è caduto tutto addosso. Poi non abbiamo più sentito niente”, dice Vincenzo. “Io avevo il telefono, e pure la ragazza vicino a me. Vincenzo invece lo aveva perso. Avevo poca percentuale, non avevamo campo, nemmeno lei. Abbiamo provato a fare chiamate d’emergenza, ma nemmeno quelle andavano – continua Giorgia – Ci siamo messe a guardare quello che avevamo attorno. C’era la neve dietro di noi, e questo ci ha rassicurato. Ci siamo sdraiate, per favorire la circolazione. Uno spazio piccolo in cui però riuscivamo a muovere le gambe, per fortuna”. Circondati dalla neve, il silenzio attorno, Giorgia e Vincenzo si sono fatti forza l’un l’altro e hanno cercato insieme di mantenere la calma. Fino a quando sono arrivati i soccorsi a salvarli: “Inizialmente abbiamo sentito le loro voci, venerdì mattina. E’ passata una decina di ore – racconta Giorgia – da quando abbiamo sentito le voci dei soccorritori al nostro salvataggio”. Il ricordo più forte di quelle ore aggrappati alla speranza? “I soccorritori – dice Giorgia – Ci hanno aiutato tantissimo, sono stati il passaggio più importante di tutta questa storia. Non ci hanno abbandonato neanche un secondo”.