A parte delle brevi ma intense ondate di freddo che fino ad ora hanno colpito soprattutto il middle-west, è stato un inverno insolitamente mite per buona parte degli stati contigui degli USA. In questi giorni nessun “blizzards” e nessuna nevicata è riuscita a coinvolgere gli stati settentrionali, lungo il confine canadese, a differenza di quanto visto in Europa (basti pensare alle abbondanti nevicate nella Russia europea, in Turchia o fra Italia centro-meridionale e Balcani). Molte città del nord degli Stati Uniti, pur essendo in pieno inverno, si trovano ancora senza neve al suolo e con temperature dell’aria di poco positive.
Proprio nel sud degli States continua a stazionare un promontorio anticiclonico sub-tropicale, con massimi di oltre i 1030 hpa, che continua a pilotare aria calda e secca dall’entroterra desertico messicano verso gli stati di sud-ovest, dove prevalgono diffuse anomalie termiche positive, che arrivano a +5° +6° rispetto alle medie del periodo. Ma in realtà sull’intero territorio statunitense, da oltre 3 settimane, continuano a prevalere enormi anomalie termiche positive, con valori che superano i +6°C in alcune aree del sud. Malgrado la fase d’instabilità del vortice polare troposferico, che ha fortemente instabilizzato quest’ultimo, gli USA sono rimasti sfavoriti dall’isolamento di uno dei due lobi principali proprio nel cuore dell’Artico canadese.