Tracce di radioattività nelle carni bovine e nel foraggio utilizzato da un’azienda zootecnica biologica in alta Val di Vara, a Rocchetta Vara, nello Spezzino. Li hanno rilevati, tramite analisi, gli ispettori veterinari dell’Asl 5 che durante un consueto controllo all’azienda lo scorso giugno hanno individuato la presenza di “stronzio 90” e “potassio 40” sia nel foraggio sia nelle carni bovine. Lo rivela l’edizione ligure della Repubblica. L’Asl 5 ha cosi’ avvisato la Regione Liguria, il Ministero della Salute e la Procura spezzina: giovedi’ scorso a Genova e’ stata convocata una riunione urgente al Dipartimento della Sanita’ regionale, diretto da Francesco Quaglia, per fare il punto. Quaglia ha riferito a Repubblica che “non c’e’ pericolo per la salute pubblica, le carni non sono finite sul mercato, due animali sono stati abbattuti, gli altri isolati”. L’azienda zootecnica si trova nel biodistretto della Val di Vara, che comprende i territori di Rocchetta Vara, Zignago, Varese Ligure, Sesta Godano, Maissana, Carro e Carrodano. Si tratta di una zona dell’entroterra spezzino in cui il 60% del territorio in cui operano le aziende e’ stato certificato come biologico. Sulla presenza dei due isotopi radioattivi proseguono gli accertamenti. Non e’ escluso possa trattarsi di un errore strumentale. Fatto sta che le analisi proseguiranno anche su campioni di terreno e sulle acque utilizzate per abbeverare gli animali dell’azienda zootecnica. Le analisi sono state affidate ad Arpal.
La Spezia: scoperte tracce di radioattività nelle carni bovine e nel foraggio del distretto biologico
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