“L’inizio del nuovo anno è tempo di bilanci anche per l’andamento delle concentrazioni di Pm10 nella nostra regione. E l’esito ci fa ben sperare”. Così Bruno Simini, presidente di Arpa Lombardia. “A Milano, ad esempio, i giorni di superamento registrati nel 2016 sono stati 73, poco più dei 68 del 2014, ma molto meno rispetto ai 102 del 2015 e ai 149 di dieci anni fa”. “Complessivamente – ha aggiunto Simini – i dati rilevati nel 2016 dalle stazioni della nostra rete di monitoraggio qualità dell’aria, seppur ancora in fase di validazione finale, confermano la situazione di miglioramento già registrata negli ultimi anni. Come già successo solo nel 2014, il limite previsto per il Pm10 sulla media annua, che non deve superare i 40 microgrammi al metro cubo, è stato rispettato in tutte le stazioni lombarde. Inoltre, raggiungendo anche in questo caso i livelli record del 2014, lo scorso anno il numero totale di giorni di superamento nelle diverse centraline è risultato inferiore a quello del decennio precedente, nonostante il limite di 35 giornate sopra ai 50 µg/m3 sia stato comunque ancora superato in molte stazioni lombarde”, ha spiegato il presidente dell’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente.
A Pavia nel 2016, secondo i dati diffusi da Arpa Lombardia, si sono registrati 67 giorni sopra la soglia, a Brescia 66, a Mantova 65, a Cremona 64, a Monza 61, a Como 60, a Bergamo 53, a Lodi 52. A Varese, Lecco e Sondrio, rispettivamente con 35, 31 e 24 giorni sopra ai 50 microgrammi al metro cubo il limite normativo è invece stato rispettato. “Questo risultato è evidentemente frutto delle azioni messe in atto a tutti livelli, da quello locale e regionale fino a quello europeo. Di strada ne è stata fatta davvero tanta, anche se non tutti gli obiettivi sono ancora stati raggiunti“, ha concluso Simini. Il 2017, invece, è iniziato con il superamento diffuso della soglia di 50 µg/m3. Queste le concentrazioni di Pm10 più alte (in microgrammi al metrocubo) rilevate ieri 1 gennaio dalle stazioni situate nei capoluoghi lombardi: Bergamo 46, Brescia 96, Como 92, Cremona 95, Lecco 36, Lodi 97, Milano 161, Monza e Brianza 114, Mantova 91, Pavia 77, Sondrio 76 e Varese 52. L’analisi dell’andamento delle concentrazioni rilevate durante la giornata conferma che il primo gennaio, in molte località, all’effetto di condizioni meteorologiche non favorevoli alla dispersione degli inquinanti, si è sommato il contributo dei botti di Capodanno. I valori di picco orari sono stati registrati, infatti, nelle primissime ore dopo la mezzanotte, per poi scendere durante la giornata. Per i prossimi giorni, intanto, il servizio meteorologico di Arpa prevede un’evoluzione positiva per la qualità dell’aria. A partire da mercoledì, infatti, è probabile un rinforzo dei venti da settentrione, a tratti moderati o anche forti in pianura, che porteranno condizioni favorevoli o molto favorevoli alla dispersione degli inquinanti.