Maltempo: isolati sotto neve nel teramano, arrivano dalla Svizzera per liberarli

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Cinquanta persone fra autisti e pompieri, otto frese trasportate su sei camion, generatori di corrente, pale da neve e viveri: dalla Svizzera si è mossa una macchina della solidarietà, per la precisione dal Canton Ticino, e in poche ore ha raggiunto, nell’Abruzzo martoriato dall’eccezionale nevicata della settimana scorsa e dal terremoto, prima la patria della ceramica, Castelli, poi la vicina Pietracamela, nel Teramano. “Ci sono cumuli di neve fino a 4 metri, abbiamo fatto presente a uno dei volontari che abbiamo coinvolto, e lui ha risposto ‘ma io sul Gottardo sposto anche cumuli di 10, che problema c’e’?”. Danilo Cau, originario della Sardegna, titolare di una piccola ditta di trasporti non distante dal confine italiano, racconta com’è nato in poche ore, grazie al tam tam sulla rete, il ‘Convoglio solidarieta’ Ticino in Abruzzo’. “Non sono mai stato in Abruzzo, ma per noi lavorare in mezzo alla neve e’ normale. Quando mi ha chiamato Joe, abituato a lavorare a 1500 metri di quota su strade a rischio slavina, e mi ha detto che la notte pensava all’emergenza in Abruzzo, non ci ho pensato due volte”.

Il primo di tre convogli e’ partito il 21 all’alba, sta rientrando in queste ore in Svizzera. “Ci siamo organizzati in poche ore. Abbiamo utilizzato tutti mezzi di scorta, per non lasciare sguarnito il nostro territorio – racconta Cau che dalla sua azienda ha coordinato le operazioni – alle 12 di giovedi’ 19 eravamo pronti con 11 persone e quattro veicoli (due camion, uno per trasporto eccezionale che ha portato una fresa per sgombero neve piu’ grande, un furgone della protezione civile locale e un fuoristrada con spazzaneve), ma abbiamo atteso il pomeriggio del 20 per avere il via libera dalla dogana, dopo un’ordinanza del Comune di Castelli che autorizzava il nostro ingresso in Italia per aiuti a seguito di calamita’ naturale. Siamo partiti alle 5 del 21, arrivati alle 18 a Isola del Gran Sasso, un’ora dopo eravamo operativi”.

“Sul posto ci siamo resi conto che l’emergenza era stata determinata dalla disorganizzazione – osserva Cau – solo nella notte fra lunedi’ e martedi’, sempre per tempi burocratici, e’ potuto partire il secondo convoglio che ha operato con frese cingolate a Pietracamela e Prati di Tivo e, completato lo sgombero della neve, dovrebbe ripartire domani; il terzo convoglio e’ all’opera da stamattina“. Quale sarebbe stato il costo di un’operazione simile, se ci fosse stato un committente? La stima e’ circa 30mila euro, considerando le spese vive, l’ammortamento dei mezzi e le giornate di lavoro. Domattina partiranno dalla valle locarnese due furgoni con cibo per animali. Era gia’ pronto il quarto convoglio. “Non servira’ – fa sapere Cau – mi hanno chiamato da Arsita che era sotto 4 metri di neve ma ora pare la situazione sia migliorata”. “L’operazione – comunica Danilo a tutti i suoi sostenitori su Facebook – invece di circa due giorni si e’ conclusa in mezza giornata. Quindi l’intervento volge verso la conclusione e Joe e banda sono gia’ in viaggio verso il Ticino. Grazie veramente a tutti per questo successo, anche quelli che non sono partiti, ma che si sono messi a disposizione!”

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