Disagi e polemiche nelle Marche a causa delle scuole ‘al freddo’ per il mancato funzionamento degli impianti di riscaldamento. Alcune problematiche, soprattutto nell’Ascolano, erano emerse nel dicembre scorso, tuttavia l’ondata di gelo e neve degli ultimi giorni ha peggiorato in diverse zone la situazione. A Fermo le polemiche emerse già da prima delle feste di Natale erano riferite soprattutto al freddo patito nelle aule del liceo classico Annibal Caro, e a Jesi all’istituto linguistico ‘Leonardo da Vinci’, mentre ad Ascoli Piceno due sono ancora adesso che le principali criticità. Con tanto di proteste di genitori e studenti, in questo caso anche universitari.
A far sentire la loro lamentele anche le famiglie degli alunni di alcuni plessi dell’Istituto comprensivo Luciani, nel quartiere di Porta Maggiore dove, dalla ripresa delle lezioni il 9 gennaio, il funzionamento non adeguato degli impianti ha provocato disagi notevoli a giovani e personale. Ciò è avvenuto in particolare nelle primarie e medie di San Filippo, via Speranza e via Kennedy: i guasti all’origine della situazione hanno costretto molti iscritti a lasciare in anticipo le lezioni o a seguirle per ore avvolti in sciarpe cappelli e cappotti, a temperature molto basse, mentre i genitori dei ragazzi protestavano sia via Facebook che direttamente con la direzione scolastica dell’Istituto comprensivo locale.
Sempre ad Ascoli poi prosegue da alcune settimane la vicenda degli studenti del Corso di laurea in scienze infermieristiche dell’Universita politecnica delle Marche, con sede nel capoluogo Piceno. Dopo il forzato abbandono delle aule del plesso di Monticelli, per ragioni di sicurezza a seguito del terremoto del 30 ottobre, i ragazzi sono stati prima trasferiti presso il Centro congressi della Camera di commercio e poi alla struttura polifunzionale comunale della Casa della Gioventù. Qui tuttavia, anche a causa dell’ampiezza della sala che ospita le lezioni, non hanno trovato quel caldo necessario al proficuo svolgimento del loro lavoro, oltre che servizi e dotazioni adeguati allo scopo – mancano anche i banchi. “Paghiamo le stesse tasse di quelli che frequentano i corsi universitari ad Ancona – dicono alcuni aspiranti infermieri – e meritiamo lo stesso trattamento'” .
Nel frattempo nel capoluogo Piceno disagi e lamentele si segnalano anche in altri istituti frequentati da bambini e adolescenti , come quello ubicato nella frazione di Poggio di Bretta, dove i docenti hanno chiesto spiegazioni alla direzione scolastica di zona. Da sottolineare che il Maltempo e le abbondanti nevicate delle ultime 24 ore, hanno comunque consigliato a molto sindaci dell entroterra ascolano- in centri non interessati dal terremoto,di tenere le scuole chiuse. Questo a Offida Ripatransone, Montefiore dell Aso.