Le esalazioni di zolfo che ieri hanno interessato lo storico lago Averno a Pozzuoli (Napoli), provocando la moria di centinaia di pesci, soprattutto cefalotti, sono proseguite anche oggi. I gas tossici emessi dai fondali del bacino riducono l’ossigeno, costringendo la fauna lacustre a risalire in superficie boccheggiante. Il fenomeno dell’atrofizzazione e’ amplificato dalle temperature polari di questi giorni. In mattinata si e’ registrato quanto temuto e verificatosi sgradevolmente anche in passato: decine di pescatori illegali hanno raccolto i pesci boccheggianti sulle sponde del lago o gia’ morti per poi rivenderli nei mercatini rionali.
Di per se’ i pesci morti per le esalazioni di zolfo non sono tossici, ma la vendita ed il consumo non e’ consentito in quanto sono prodotti che non seguono la normativa prevista dalla legge per gli alimenti. Intanto per domani e’ stato annunciato da esponenti dei Verdi, Francesco Paolo Borrelli e Paolo Tozzi, il sopralluogo dei tecnici dell’Arpa Campania. Intervento concordato con il commissario Pietro Vasaturo per eseguire prelievi di campioni d’acqua nel bacino lacustre. Cio’ per rassicurare i residenti, ma anche l’intera comunita’ flegrea, che si tratta di fenomeni ciclici naturali e non legati ad inquinamento.