Prosecco candidato a patrimonio dell’umanità Unesco, Zaia: “giornata storica per il Veneto”

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“E’ un giornata storica per il Veneto. Voglio innanzitutto ringraziare tutti quelli che hanno lavorato al dossier, una fantastica squadra che ha visto intrecciarsi professionalita’ di altissimo livello, veri e propri cultori e conoscitori del territorio. Scienza e amore per la nostra terra. Un’altra porzione di Veneto sta dunque per entrare nell’olimpo dei grandi siti dell’umanita’“. Lo afferma il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, commentando il via libera dato ieri dal Consiglio direttivo della Commissione nazionale italiana dell’Unesco, presieduta da Franco Bernabe’, alla candidatura delle Colline del prosecco, quelle di Conegliano e Valdobbiadene, a patrimonio dell’umanita’.

Ringrazio, inoltre il presidente Bernabe’ – aggiunge Zaia –, tutti i ministri del governo rappresentati nel Cniu, che hanno sostenuto la candidatura con l’approvazione, e i loro tecnici”. Le colline del Prosecco, ricorda Zaia, sono una delle due candidature tricolori per l’esclusiva classifica dell’Unesco: ogni Stato membro ha infatti un limite annuale di due candidature da presentare per la lista dei patrimoni dell’umanita’, una a valenza spiccatamente culturale e una a valenza naturalistico-paesaggistica, quali sono appunto le terre del Prosecco. “Ora – prosegue – ci manca l’ultimo miglio per raggiungere l’ambito risultato. Il raggiungimento del marchio Unesco e’ un grande risultato per il Veneto, che premia un dossier ben fatto, con tutte le carte in regola, e un territorio che ha fortemente creduto in questa candidatura. La tutela Unesco rappresentera’ l’inizio di una nuova era, che affida una grande responsabilita’ al Veneto e ai veneti, e motivera’ l’intero territorio. Ci riteniamo ufficialmente a disposizione, come ente e territorio, per il segretariato Unesco“.

Ora la Commissione nazionale per l’Unesco, che ha fatto proprio il giudizio di merito espresso ieri dal Ministero dell’Agricoltura, trasmettera’ la proposta di candidatura alla rappresentanza permanente dell’Italia presso l’Unesco di Parigi, che consegnera’ il dossier, inviato dalla Regione Veneto, entro la scadenza del 31 gennaio. Dall’1 febbraio iniziera’ il processo di valutazione il cui esito finale sara’ annunciato entro luglio 2018, a dieci anni esatti dall’inizio del percorso con la sottoscrizione dell’intesa tra la provincia di Treviso e i sette comuni delle ‘terre alte’ della Marca (Cison di Valmarino, Follina, Miane, Revine Lago, Tarzo, Valdobbiadene e Segusino) per la salvaguardia paesaggistica e ambientale dell’area collinare e con la prima richiesta di ingresso nella ‘tentative list’ dell’Unesco da parte dell’allora ministro dell’Agricoltura, Luca Zaia. Sono quattro i ‘dossier’ Unesco proposti da Luca Zaia, in veste di ministro dell’Agricoltura, tra maggio 2008 e aprile 2010: la candidatura della dieta mediterranea, dichiarata patrimonio dell’Unesco nel 2010; la candidatura dell’arte dei pizzaiuoli napoletani per la quale l’Unesco dovrebbe pronunciare il verdetto finale entro dicembre; la coltivazione della vite dello zibibbo a Pantelleria, riconosciuta dall’Unesco patrimonio dell’umanita’ a fine 2014; e ora quella delle colline di Conegliano e Valdobbiadene, arrivata ad un passo dal traguardo.

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