Il progetto PHerc ‘Interactive edition and interpretation of various works by Epicurean and Stoic philosophers surviving at Herculaneum’, ospitato presso il Dipartimento di scienze umane e sociali-Patrimonio culturale del Cnr, ha offerto agli studiosi nuove moderne edizioni di opere fisiche, epistemologiche, etiche e retoriche di figure-chiave della filosofia ellenistica come Epicuro, Crisippo e Filodemo. Tali opere, completamente perdute nella tradizione manoscritta, sono preservate esclusivamente nei papiri carbonizzati scoperti dal 1752 al 1754 nella Villa dei Pisoni di Ercolano e giacciono tuttora totalmente o parzialmente inedite. Anche quando sono state edite, lo sono state spesso con metodi inadeguati. In particolare, molti dei precedenti editori non usavano leggere personalmente gli originali e anche quando ciò avveniva, non disponevano di tecnologie moderne per farlo con successo.
Il progetto PHerc – spiega Graziano Ranocchia (Istituto per il lessico intellettuale europeo e storia delle idee) in un articolo sull’Almanacco della Scienza del CNR – è stato avviato proprio per superare questi e altri problemi. Per ogni opera è stata ricostruita la sequenza relativa e assoluta dei frammenti con metodi matematici avanzati. È stato letto e trascritto sistematicamente il testo originale per mezzo di stereomicroscopi di ultima generazione messi a disposizione dal progetto e con l’ausilio delle recenti rivoluzionarie riproduzioni multispettrali. Con un nuovo sistema editoriale, sono state effettuate ampie ricostruzioni testuali delle opere interessate, poi caricate open-access sul sito web del progetto e corroborate dalla collaborazione con i massimi studiosi del settore. Le nuove edizioni, accompagnate da estese introduzioni e da dettagliati commentari di natura papirologica, filosofica e critico-testuale, sono apparse o sono in corso di pubblicazione in riviste scientifiche internazionali. Durante il progetto sono state anche avviate, in collaborazione con l’Istituto di nanotecnologia del Cnr, analisi di rotoli papiracei non svolti mediante tomografia a raggi X a contrasto di fase, i cui risultati hanno impresso una svolta decisiva in questo pionieristico ambito di ricerca.
L’intensa attività editoriale scaturita dal progetto PHerc, tuttora in corso, unitamente all’applicazione di questa e altre tecnologie avanzate allo studio dei papiri di Ercolano, dischiude prospettive inedite nella nostra conoscenza del pensiero antico e della letteratura classica, con un atteso impatto in discipline come la papirologia, la paleografia, la filologia classica e la storia della filosofia antica.