Negli Usa già si stanno diffondendo a macchia d’olio, e presto arriveranno anche in Europa, ma pannolini e calzini ‘smart’, insieme a tutti gli altri dispositivi che monitorano in tempo reale i parametri vitali dei bambini inviando i dati agli smartphone dei genitori, non servono a diminuire i rischi per la salute e potrebbero essere addirittura dannosi. Lo afferma un editoriale pubblicato dalla rivista Jama. Questi dispositivi e le relative app, avverte Christopher Bonafide del Children’s Hospital di Philadelphia, vengono pubblicizzati come in grado di tranquillizzare i genitori sui rischi di morte improvvisa e di trovare segni precoci di eventuali malattie, ma nessuno di questi e’ mai stato testato scientificamente.
Questi dispositivi, come se non bastasse, potrebbero portare a falsi allarmi, con viaggi non necessari in ospedale, segnalando fenomeni come il calo temporaneo dei livelli di ossigeno che e’ fisiologico nell’80% dei casi per i neonati. Dall’altra parte un eccesso di fiducia nella tecnologia potrebbe far dimenticare le vere norme di prevenzione della morte improvvisa, queste si’ di provata efficacia, che sono dormire nella stessa stanza, ma non nello stesso letto, del bambino per i primi sei mesi, lasciarlo a pancia in su ed evitare qualsiasi oggetto con cui possa soffocare nella culla, compresi cuscini e paracolpi.
“Finche’ questi dispositivi non saranno valutati con attenzione – concludono gli autori – e saranno preparate delle linee guida sull’utilizzo, la raccomandazione da dare ai genitori e’ che non c’e’ prova che questi prodotti salvino la vita e anzi ci sono dei danni potenziali dal loro utilizzo”.