Sono state nettamente percepite in Cassazione le scosse sismiche di stamani, soprattutto il secondo sciame. Le udienze si sono comunque svolte regolarmente, anche se con gli occhi puntati verso i lampadari che oscillavano dagli alti soffitti e le sedie che si muovevano. Davanti alla sesta sezione penale, il professor Franco Coppi ha ‘regolarmente’ svolto la sua arringa e all’uscita dall’aula ha detto che “per buttare giu’ questo palazzo servirebbe veramente una grande scossa, e quel giorno speriamo di non esserci!”. A
l piano piu’ alto, il quarto, i grandi lampadari hanno oscillato in continuazione ma i dibattimenti non sono stati sospesi. Gia’ da due settimane la corte di Cassazione viene costantemente monitorata dal punto di vista statico per via di alcune infiltrazioni di acqua che preoccupano piu’ delle scosse e che sono state controllate anche con dei sensori, dopo il crollo di un grande rosone dal soffitto di uno dei corridoi. L’attenzione e’ massima anche per garantire la sicurezza per lo svolgimento della cerimonia di inaugurazione dell’anno giudiziario, fissata per il 26 gennaio.