Osservando la mappa dell’EMSC – European-Mediterranean Seismological Centre con i terremoti in tempo reale avvenuti nelle ultime ore, si può avere una immagine didattica di quella che è l‘attività sismica in Europa. Non un fenomeno eccezionale, tutt’altro: è il frutto dei movimenti tettonici che caratterizzano quest’area del continente da milioni di anni.
Nelle ultime ore sono stati registrati tanti terremoti in Italia centrale, nelle aree colpite dal 24 agosto scorso (dove già si contano oltre 47.000 scosse in questi mesi) ma eventi sismici sono stati registrati anche in Sicilia e Molise. Tutti in aree altamente sismiche.
Altra zona “calda” di queste ore è la Turchia, dove si registrano moltissime scosse di magnitudo comunque inferiore a 4.0 specie nella zona occidentale del paese. Tante scosse anche intorno Creta e nella Grecia meridionale. Stupirsi di questo sarebbe del tutto sbagliato, perché sono aree ad elevata sismicità dove avvengono continuamente terremoti, 365 giorni all’anno. La differenza sta casomai nella loro magnitudo.
Nelle scorse ore poi c’è da segnalare una serie di eventi sismici di magnitudo intorno a 3.0 al largo della Corsica, in un’area non particolarmente attiva, ed al largo del Portogallo, in un’area sismicamente attiva legata alla collisione fra placca Africana ed Eurasiatica. Le aree “calde” di queste ore ricalcano le aree più sismiche del continente, che sono appunto l’Italia, la Grecia, i Balcani del sud e la Turchia e poi, leggermente meno sismiche ma non per questo “al sicuro”, le aree del sud della Spagna e del Portogallo.