Mentre in Abruzzo si continua a piangere e a scavare, alla ricerca delle vittime, il mondo della politica dibatte sulle cause e le conseguenze dell’ennesimo Terremoto che, accoppiato al maltempo, ha messo in ginocchio la regione dell’Italia centrale. Non mancano critiche per il fatto che numerose famiglie abruzzesi sono rimaste al buio per giorni, così come per ritardi e inefficienze. L’intera compagine governativa, pur ammettendo che non tutto è andato per il verso giusto, ha invitato a limitare le critiche e ad aspettare verifiche tecniche e indagini giudiziarie.Si procede su due binari paralleli. Da un lato, palazzo Chigi sta lavorando un decreto ad hoc che verrà licenziato la prossima settimana. Dall’altro, in Senato, si lavora alla riforma della Protezione civile. L’iter però ha subito una battuta di arresto in serata: è stato deciso di posticipare l’esame del provvedimento in aula per consentire al testo di tornare in commissione.
L’assemblea di palazzo Madama esaminerà prima il disegno di legge sul cyberbullismo.In mattinata, non lontano dai palazzi del potere a Roma, in piazza Santi Apostoli, si sono riuniti alcuni abitanti dei centri terremotati. Roberto Serafini, un residente di Amatrice e diversi altri vestivano la fascia tricolore, pur non essendo un sindaco. “E’ per dire – ha spiegato – che non solo siamo vicini alle nostre terre e alle nostre comunità, ma a tutti sindaci che si trovano anche loro intrappolati da questa burocrazia. Padri di famiglia che hanno subito anche loro lo stesso nostro trauma”. Dopo piazza Santi Apostoli, i manifestanti si sono poi spostati davanti alla Camera dei deputati in piazza di Monte Citorio.
“Siamo venuti per sottolineare i ritardi della macchina dei soccorsi – ha detto -. Chiediamo interventi che riducano questa complessa macchina burocratica. Il problema principale è la burocrazia, non si capisce chi deve fare cosa”.Sul Terremoto, e sul rischio di crimini e infiltrazioni mafiose, è intervenuto anche il presidente dell’Autority anticorruzione, Raffaele Cantone, rispondendo indirettamente a chi chiede meno vincoli per poter operare in maniera più rapida ed effica. “La protezione civile, nel suo codice appalti, ha già modo di agire liberamente con strumenti specifici. Ha una deregulation amplissima“, ha spiegato Cantone.Il ministero dello Sviluppo economico (Mise), infine, intende “istituire immediatamente una commissione indipendente” per verificare se sono state seguite tutte le linee guida per l’approvvigionamento elettrico in Abruzzo, dove un terzo del territorio è rimasto al buio per diversi giorni a seguito del Terremoto e del maltempo della settimana scorsa.
Ad annunciarlo è stato lo stesso titolare del dicastero, Carlo Calenda, rispondendo ad una interrogazione di Paolo Tancredi di Area popolare, durante il question time a Montecitorio.Verranno verificate anche “la capacità di reazione” e “l’adeguatezza delle misure messe in campo”, ha spiegato Calenda. Secondo i numeri forniti da Enel, le gravi condizioni meteorologiche hanno provocato una “grave situazione su oltre 200 linee di media tensione (30% della copertura)”, che ha richiesto l’intervento di 1.500 impiegati. L’interrogante, Tancredi, ha accolto con favore la notizia della commissione che, a suo dire, “valuterà responsabilità e negligenze di Enel e Terna sul caos energia elettrica che si è verificata in Abruzzo”.Intanto per il Lazio si è insediata oggi la commissione speciale sul Terremoto del Consiglio regionale. Il presidente è Pietro Di Paolo. Il nuovo organismo avrà il compito “di effettuare studi, esami, indagini, ricerche, approfondimenti sulle misure a favore delle zone del Lazio colpite da eventi sismici, con particolare attenzione all’attività di prevenzione e gestione dei conseguenti interventi”.