Terremoto, il sindaco di Amatrice: “Siamo in guerra ma non mollo”

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“Non mollo, devono ammazzarmi. Ma siamo in guerra e quando si è in guerra c’è bisogno di poteri straordinari e di provvedimenti veloci”. E’ quanto afferma all’ANSA il sindaco di Amatrice Sergio Pirozzi. “L’Italia – aggiunge – ha sconfitto il terrorismo, qui siamo allo stesso livello, è terrorismo psicologico. Se chiedo di salvare i simboli di Amatrice – prosegue – è perché hanno un grande valore e significato per la mia comunità”.

“Il grande cuore del nostro paese ha fatto la sua parte, ora basta aiuti. Chi ha bisogno lo chieda a noi, al Coi, ma sia chiaro: verificheremo, con l’aiuto della Guardia di finanza e della Polizia municipale, se è davvero cosi'”, aggiunge Sergio Pirozzi, dopo lo sfogo di domenica sera a ‘Radio Amatrice’ in cui aveva parlato di “troppa gente attaccata alla roba, troppa gente in tv a lamentarsi della roba che ha perduto dimenticando che il Terremoto ci ha portato via gli amici e un paese intero”.

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